"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

12 novembre 2010

Iraq: La Toscana e' pronta ad ospitare i feriti di Baghdad

By Regione Toscana

La Toscana e' pronta ad ospitare feriti gravi che non possono essere curati e a dare vita a relazioni e scambi tra ospedali toscani e ospedali di Baghdad.
Lo scrive il presidente della Regione Enrico Rossi in una lettera inviata al ministro degli Esteri Franco Frattini, in seguito alla serie di attentati che negli ultimi giorni ha colpito i cristiani che vivono in Iraq (la strage del 31 ottobre nella chiesa siro-cattolica di Baghdad ha causato la morte di 53 persone).
Al ministro, che nei prossimi giorni andra' in Iraq per evitare l'esecuzione della condanna a morte di Tarek Aziz, il presidente Rossi chiede di individuare, in accordo con la comunita' cattolica di Baghdad, le forme piu' adeguate per un intervento concreto.
"Il mio consigliere per la cooperazione internazionale Massimo Toschi, in occasione della sua partecipazione alla prima assise della cooperazione decentrata italiana in Libano, ha incontrato la sera del 2 novembre a Beirut Mons. Jean Sleiman, arcivescovo latino di Baghdad. Nel colloquio - si legge nella lettera - si e' parlato dell'ultima strage a Baghdad, che ha colpito la comunita' siro/cattolica di quel paese, con piu' di cinquanta persone uccise e decine di feriti, e che pone drammaticamente la questione della presenza dei cristiani in quel paese e in tutta l'area. Sono convinto che con l'esodo dei cristiani, muoia l'Iraq. E il Medio Oriente e tutto il Mediterraneo possono essere travolti da una stagione di violenza. Per questo non possiamo abbandonare la popolazione irachena e i cristiani che stanno pagando un prezzo altissimo per una guerra ingiustificata e ingiustificabile, nata fuori da ogni legittimazione internazionale. E' necessario che una solidarieta' concreta venga messa in opera, perche' tutti in quel paese sentano la nostra amicizia, la nostra vicinanza e la nostra partecipazione a questo tempo cosi' drammatico.
L'arcivescovo di Baghdad ha suggerito un intervento umanitario per la cura dei feriti piu' gravi e un impegno a sostegno degli ospedali cattolici come testimonianza concreta di questa amicizia e vicinanza. La Regione Toscana e' disponibile ad accogliere feriti gravi che non possono essere curati e ad avviare relazioni e scambi tra ospedali toscani e ospedali di Baghdad. So che andrai nei prossimi giorni a Baghdad, per evitare l'esecuzione della condanna alla pena capitale di Tarek Aziz, scelta che condivido e apprezzo. In questa circostanza il tuo dialogo autorevole con la comunita' cattolica di Baghdad puo' essere l'occasione per individuare le forme piu' adeguate di un intervento concreto, che renda visibile la solidarieta' del nostro paese nei confronti di quella martoriata realta'.
Aspetto le tue proposte, per rendere operative le scelte della Regione Toscana".