By Diocesi di Faenza Modigliana
S.E. Rev.ma Mons. Claudio Stagni
Domenica 21 novembre, Solennità di Cristo re dell’universo, siamo sollecitati a ricordare nella preghiera i cristiani perseguitati, soprattutto in Iraq, ma anche in tutto il mondo. Pregheremo per i cristiani uccisi, cacciati, discriminati a causa del nome di Cristo, perché abbiano la forza di rimanere fedeli e di non cedere alla violenza. Pregheremo per i persecutori, perché si convertano per il bene loro e dei loro paesi. In tutte le chiese, durante tutte le Messe, si farà una particolare intenzione di preghiera “per i cristiani perseguitati in Iraq e in tutto il mondo”.
È triste che in un tempo in cui si fanno manifestazioni per difendere singole persone (anche la vita di una sola persona ha un valore infinito, non saremo certo noi a dimenticarlo) non si faccia nulla da parte di nessuno. Non una parola di condanna da parte dell’Islam dei paesi interessati, non una parola o un gesto da parte dei padroni della grande stampa occidentale (preme di più il petrolio, di qualche decina di persone, per giunta cristiane…).
L’ipocrisia dominante attribuisce ai fondamentalisti di turno le varie violenze, che intanto fanno l’interesse di qualcuno, mentre non si vedono e non si sentono i non fondamentalisti.
Cristo l’aveva detto: “Hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi”, ma ciò non toglie che questi siano segni di inciviltà, che rischiano di sprofondare quei paesi nella barbarie.
La nostra preghiera è un segno di comunione e di grande speranza. Il Signore dia coraggio e forza alle comunità cristiane che vivono nella terra da loro abitata prima di coloro che li vogliono cacciare come stranieri.
S.E. Rev.ma Mons. Claudio Stagni
Domenica 21 novembre, Solennità di Cristo re dell’universo, siamo sollecitati a ricordare nella preghiera i cristiani perseguitati, soprattutto in Iraq, ma anche in tutto il mondo. Pregheremo per i cristiani uccisi, cacciati, discriminati a causa del nome di Cristo, perché abbiano la forza di rimanere fedeli e di non cedere alla violenza. Pregheremo per i persecutori, perché si convertano per il bene loro e dei loro paesi. In tutte le chiese, durante tutte le Messe, si farà una particolare intenzione di preghiera “per i cristiani perseguitati in Iraq e in tutto il mondo”.
È triste che in un tempo in cui si fanno manifestazioni per difendere singole persone (anche la vita di una sola persona ha un valore infinito, non saremo certo noi a dimenticarlo) non si faccia nulla da parte di nessuno. Non una parola di condanna da parte dell’Islam dei paesi interessati, non una parola o un gesto da parte dei padroni della grande stampa occidentale (preme di più il petrolio, di qualche decina di persone, per giunta cristiane…).
L’ipocrisia dominante attribuisce ai fondamentalisti di turno le varie violenze, che intanto fanno l’interesse di qualcuno, mentre non si vedono e non si sentono i non fondamentalisti.
Cristo l’aveva detto: “Hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi”, ma ciò non toglie che questi siano segni di inciviltà, che rischiano di sprofondare quei paesi nella barbarie.
La nostra preghiera è un segno di comunione e di grande speranza. Il Signore dia coraggio e forza alle comunità cristiane che vivono nella terra da loro abitata prima di coloro che li vogliono cacciare come stranieri.