By SIR
Una situazione assolutamente caotica e insicura: è la condizione dei cristiani in Iraq, descritta da Otmar Oehring, esperto di diritti umani dell’opera caritativa cattolica “Missio”, intervistato ieri dal portale cattolico tedesco “katholisch.de”. Oehring ha riferito di aver parlato con l’arcivescovo siro-cattolico di Baghdad, Atanase Matti Shaba Matoka, che ha raccontato l’esperienza “traumatica e terribile” degli ostaggi nella cattedrale.
Secondo Oehring, gli attacchi ai cristiani si sono moltiplicati per ragioni politiche. La situazione dei cristiani in Iraq può migliorare solo con uno “Stato che gestisca effettivamente da sé i propri poteri, che si adoperi per tutti i cittadini, che li consideri tutti uguali davanti alla legge”. Oehring ha inoltre sottolineato che “occorre occuparsi anche dei profughi iracheni che vivono in Siria, Giordania, Turchia e Libano in condizioni disagiate e auspicare che possano essere accolte in Occidente”. Al riguardo, ha ricordato che “nel 2008, l’Ue aveva raccomandato l’accoglienza di 10.000 profughi. Finora, la Germania ne ha accolto 2.500, altri Paesi si sono rifiutati del tutto”.
Una situazione assolutamente caotica e insicura: è la condizione dei cristiani in Iraq, descritta da Otmar Oehring, esperto di diritti umani dell’opera caritativa cattolica “Missio”, intervistato ieri dal portale cattolico tedesco “katholisch.de”. Oehring ha riferito di aver parlato con l’arcivescovo siro-cattolico di Baghdad, Atanase Matti Shaba Matoka, che ha raccontato l’esperienza “traumatica e terribile” degli ostaggi nella cattedrale.
Secondo Oehring, gli attacchi ai cristiani si sono moltiplicati per ragioni politiche. La situazione dei cristiani in Iraq può migliorare solo con uno “Stato che gestisca effettivamente da sé i propri poteri, che si adoperi per tutti i cittadini, che li consideri tutti uguali davanti alla legge”. Oehring ha inoltre sottolineato che “occorre occuparsi anche dei profughi iracheni che vivono in Siria, Giordania, Turchia e Libano in condizioni disagiate e auspicare che possano essere accolte in Occidente”. Al riguardo, ha ricordato che “nel 2008, l’Ue aveva raccomandato l’accoglienza di 10.000 profughi. Finora, la Germania ne ha accolto 2.500, altri Paesi si sono rifiutati del tutto”.