"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

20 maggio 2006

Patriarca di Babilonia dei Caldei in visita in Europa

Domenica 21 maggio il Patriarca di Babilonia dei Caldei, Mar Emmanuel Delly III, celebrerà la Santa Messa nella chiesa dedicata a Saint Thomas a Sarcelles, sobborgo nordoccidentale di Parigi.
La chiesa di Saint Thomas, consacrata al santo il 7 febbraio del 2004, è la seconda chiesa caldea di Francia. Al 1992, infatti, risale la chiesa di Notre Dame de Chaldée, la prima appositamente dedicata ai fedeli caldei di Francia. La comunità, di circa 16.000 persone, è all'80% caldea, con una forte presenza (circa 4.000 fedeli) proprio a Sarcelles, dove già nel 1993 venne acquistato il terreno dove edificare la chiesa, la cui prima pietra fu posata nel 2001 dal Cardinale Jean Marie Lustiger, Arcivescovo di Parigi.
In Italia, a causa della sparutissima presenza di cristiani caldei non c'è una chiesa dedicata a questo rito orientale, ed i fedeli, molti dei quali residenti a Roma, si riuniscono nell'Oratorio dell'Epifania, nella Basilica di Santa Maria degli Angeli e dei Martiri.
Piazza della Repubblica Roma
Via Cernaia 9 - 00185 Roma
Tel (0039) 06488 0812
Fax (0039) 06482 0964

13 maggio 2006

1091 morti nella sola Baghdad ad aprile

Il 10 maggio scorso il presidente iracheno Jalal Talabani ha dichiarato ufficialmente che nel solo mese di aprile ben 1091 persone sono state uccise nella sola capitale. Un numero probabilmente inferiore a quello reale se si considerano i cadaveri che non vengono esaminati dall'Istituto Medico Legale, e dell'enorme numero di vittime di rapimenti che molto spesso si concludono con l'uccisione dell'ostaggio.
Questa recrudescenza della violenza sta spingendo molti abitanti di Baghdad alla fuga. Fuggono dalle bombe poste sul ciglio delle strade e nei mercati, dagli omicidi mirati che colpiscono ora le une ora le altre componenti delle diverse realtà religiose, dai rapimenti, dalle intimidazioni.
Fuggono verso zone considerate più tranquille, o più omogenee dal punto di vista della fede dei loro abitanti. Così molti sciiti provenienti dalle altre parti del paese o dalla stessa capitale tendono a trasferirsi nei sobborghi settentrionali della stessa, limitrofi a Sadr City, roccaforte del leader Moqtada Al Sadr e dove la legge è quella imposta dalla sua milizia: l'esercito del Mahdi.
Così alcune famiglie cristiane si stanno trasferendo a Baghdad Jadida, lasciando il pericolosissimo quartiere meridionale di Dora Mekanik, dove in una sola strada, costellata di check points, è possibile trovare qualche negozio aperto, ma solo fino alle due del pomeriggio, quando scatta un coprifuoco spontaneo che chiude in casa la popolazione terrorizzata.
Fuggono dalla violenza, ma non solo. In una città in cui ci si deve considerare fortunati a vivere in un quartiere dove l'elettricità viene erogata per un ora e sospesa per cinque, e dove il prezzo del gasolio per i generatori è salito alle stelle, chi può fugge verso il nord per scampare all'imminente estate che anche quest'anno porterà la temperatura fino a 55°.
Essere a Baghdad d'estate vuol dire vivere costantemente in un forno, ed anche prima della guerra era così. Anche prima molte persone non potevano condizionare le proprie case, ma allora era possibile cercare refrigerio sui tetti piatti dove intere famiglie si trasferivano di notte a dormire, o cercare la brezza lungo i viali che costeggiano il Tigri. Ora non più!

8 maggio 2006

La gerarchia caldea incontra il Primo Ministro Curdo

Il giorno dopo la proclamazione ufficiale del governo regionale curdo unificato, inglobante cioè le due amministrazioni fino ad ora gestite in modo autonomo dal PUK (Patriotic Union of Kurdistan) di Jalal Talabani, per la parte orientale del territorio governato dai curdi, e che ha come capitale Sulaimaniyah, ed il KDP (Kurdish Democratic Party) di Massoud Barzani, nella parte occidentale e con capitale Erbil, Nechirvan Barzani, nipote di Massoud e Primo Ministro della nuova entità politica, ha accolto in visita il Patriarca Cattolico Caldeo Mar Emmmanuel III Delly. Il prelato, in visita pastorale nel nord del’Iraq in attesa dell’inizio, domani 9 maggio, del Sinodo dei Vescovi che si terrà nella cittadina di Shaqlawa, ha incontrato il Primo Ministro Nechirvan Barzani e Sarkis Aghajan Mamendu, cristiano appartenente alla Chiesa Assira dell’Est, riconfermato ieri Ministro delle Finanze del governo curdo.
Il Patriarca era accompagnato da diversi vescovi. Presenti all’incontro erano i tre Patriarchi vicari: Monsignor Shleimun Warduni incaricato delle relazioni con le autorità pubbliche e civili, Monsignor Andraous Abouna, incaricato delle relazioni tra i sacerdoti e le chiese, e Monsignor Jacques Isaac, responsabile degli affari culturali, educativi e mediatici. Oltre ai vicari erano presenti: Monsignor Gabriel Kassab, Vescovo di Bassora, Monsignor Michel Kassarji, Vescovo del Libano, Monsignor Sarhad Jammo, Vescovo dell’Eparchia di st. Peter per gli Stati Uniti occidentali ed alcuni sacerdoti.
Gli altri vescovi caldei sono attesi per il Sinodo, il primo del 2006 e successivo a quello straordinario tnutosi a Roma nel novembre del 2005

2 maggio 2006

Nuovo nunzio apostolico in Giordania ed Iraq


Benedetto XVI ha nominato il nuovo nunzio apostolico in Giordania e in Iraq: si tratta di mons. Francis Assisi Chullikatt, 53 anni, di nazionalità indiana. Finora era Consigliere di Nunziatura. Il Papa lo ha elevato in pari tempo alla sede titolare di Ostra, con dignità di arcivescovo. Ordinato sacerdote nel 1978, è entrato nel servizio diplomatico della Santa Sede 18 anni fa, prestando la propria opera nelle Rappresentanze Pontificie in Honduras, Africa Meridionale, Filippine, presso l'ONU a New York, e infine presso la Sezione per i Rapporti con gli Stati della Segreteria di Stato. Parla correntemente l’inglese, il francese, l’italiano, e lo spagnolo. Mons. Chullikatt succede all’arcivescovo Fernando Filoni, che il Papa ha nominato nunzio apostolico nelle Filippine e che per circa 5 anni è stato nunzio in Iraq e in Giordania.