By Baghdadhope
In riferimento alla lettera pubblicata dall’agenzia AINA che riportava l’ordine per le donne cristiane di indossare il velo islamico e che era firmata dall’Esercito del Mahdi, la milizia del clerico sciita Moqtada As-Sadr, oggi dall’ufficio del Martire As-Sadr a Najaf è arrivata una smentita.
Lo Sceicco Abu Zahra ha infatti dichiarato ad Adnkronos che la notizia è falsa, e che Moqtada As-Sadr non ha mai dato un ordine simile, né privatamente né pubblicamente. Sempre secondo lo Sceicco Abu Zahra queste notizie infondate mirerebbero a diffamare l’immagine del movimento guidato da As-Sadr perché in testa ai gruppi che si oppongono all’occupazione americana in Iraq. Per quanto riguarda la specifica questione del velo lo Sceicco ha specificato che la legge islamica “indirizza” ma “non obbliga” le donne musulmane ad indossarlo, mentre per le non musulmane si tratta di una questione personale anche se, aggiunge, esse non devono avvicinarsi ai luoghi santi sciiti.
La lettera e la successiva smentita devono essere però valutate con attenzione. Che fosse indirizzata alle donne cristiane è chiaro infatti dal riferimento in essa alla Vergine Maria “…. era forse senza velo, così da concedere che lo siano anche le donne cristiane?"
Che si trattasse poi di un consiglio piuttosto che di un obbligo dovrebbe essere considerato alla luce del clima di violenza che ormai da anni ha colpito la comunità cristiana, e che non permette di sottovalutare neanche gli avvertimenti che, quando non soddisfatti, portano in genere alla punizione esemplare del disobbediente.
Ma, si potrebbe pensare, forse la lettera è stata prodotta “senza” l’approvazione di Moqtada As-Sadr, o forse, visto che non riporta data alcuna è una vecchia disposizione ormai decaduta. Se così fosse però la smentita della sua legittimità non è sufficiente. Meglio sarebbe se lo stesso clerico sciita che solo il 25 maggio ha dichiarato di volere proteggere i cristiani perché: “uccidere sunniti e cristiani è un peccato ed obbligare questi ultimi alla conversione all’Islam è spregevole” si distanziasse da quel “falso” pronunciando una fatwa che obbligasse i suoi seguaci a rispettare i cristiani.
Un’azione questa che inoltre, se si volesse dar credito all’ipotesi del complotto teso a screditare il gruppo di punta dell’opposizione all’occupazione americana, sarebbe addirittura “politicamente conveniente” per il movimento di As-Sadr che dimostrerebbe così nei fatti e non solo a parole la malafede altrui.
Che si trattasse poi di un consiglio piuttosto che di un obbligo dovrebbe essere considerato alla luce del clima di violenza che ormai da anni ha colpito la comunità cristiana, e che non permette di sottovalutare neanche gli avvertimenti che, quando non soddisfatti, portano in genere alla punizione esemplare del disobbediente.
Ma, si potrebbe pensare, forse la lettera è stata prodotta “senza” l’approvazione di Moqtada As-Sadr, o forse, visto che non riporta data alcuna è una vecchia disposizione ormai decaduta. Se così fosse però la smentita della sua legittimità non è sufficiente. Meglio sarebbe se lo stesso clerico sciita che solo il 25 maggio ha dichiarato di volere proteggere i cristiani perché: “uccidere sunniti e cristiani è un peccato ed obbligare questi ultimi alla conversione all’Islam è spregevole” si distanziasse da quel “falso” pronunciando una fatwa che obbligasse i suoi seguaci a rispettare i cristiani.
Un’azione questa che inoltre, se si volesse dar credito all’ipotesi del complotto teso a screditare il gruppo di punta dell’opposizione all’occupazione americana, sarebbe addirittura “politicamente conveniente” per il movimento di As-Sadr che dimostrerebbe così nei fatti e non solo a parole la malafede altrui.