"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

9 giugno 2007

Prove di convivenza tra religioni a Kirkuk



By Baghdadhope

Nei momenti tragici che la comunità cristiana in Iraq sta vivendo una speranza di convivenza viene da Kirkuk. L’importanza del pacifico dialogo tra l’Islam ed il Cristianesimo è stata sottolineata da tutti i partecipanti al pranzo che la Diocesi caldea di Kirkuk ed il suo vescovo, Monsignor Louis Sako hanno organizzato ospitando il Consiglio Popolare della città. Al pranzo erano presenti religiosi musulmani sunniti e sciti, capi tribù, attivisti della società civile e rappresentanti civili arabi, curdi, turcomanni e cristiani che hanno espresso alla comunità cristiana le loro condoglianze per l’uccisione di Padre Ragheed e dei tre subdiaconi, condannando ogni atto in grado di distruggere la convivenza pacifica tra le religioni che nulla ha a che fare con lo spirito dell’Islam.
Da canto suo, Monsignor Sako ha dichiarato l’autenticità della presenza cristiana sul suolo iracheno e l’importanza che essa ha sempre avuto dal punto di vista culturale, umano e civile, ha evidenziato l’importanza del dialogo tra le varie componenti del paese e di quello islamo-cristiano qualificandolo come unico mezzo per salvare l’intero Iraq, ed ha chiesto a tutti di lavorare per la pace, il bene e la riconciliazione. Il prelato ha anche espresso le condoglianze alle vittime dell’attentato suicida che ieri a Dakuk, vicino a Kirkuk, ha colpito e distrutto la moschea sciita di Al-Thikalain Husseiniyah. Al pranzo era presente anche Monsignor Andrè Sana, Arcivescovo Emerito di Kirkuk.