"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

4 giugno 2007

I terroristi cercano di toglierci la vita, ma l'Eucaristia ce la ridona…

Fonte: SIR

SACERDOTE UCCISO. LE PAROLE DI PADRE GANNI AL CONGRESSO EUCARISTICO DI BARI
“I terroristi cercano di toglierci la vita, ma l'Eucaristia ce la ridona… Qualche volta io stesso mi sento fragile e pieno di paura. Quando, con in mano l'Eucaristia, dico le parole "Ecco l'Agnello di Dio, che toglie i peccati del mondo", sento in me la Sua forza: io tengo in mano l'ostia, ma in realtà è Lui che tiene me e tutti noi, che sfida i terroristi e ci tiene uniti nel suo amore senza fine”. E’ un brano della testimonianza che padre Raghiid Ganni rese al Congresso eucaristico nazionale di Bari, “Senza la domenica non possiamo vivere” (21-29 maggio 2005), nella veglia del 28 maggio, il giorno prima della messa finale di Benedetto XVI. Padre Ganni è stato ucciso ieri pomeriggio a Mosul, poco lontano dalla sua parrocchia, insieme ad altri tre suddiaconi. Oggi le sue parole suonano in qualche modo profetiche. “I terroristi pensano di ucciderci fisicamente o almeno spiritualmente, facendoci annegare nella paura. Per le violenze dei fondamentalisti contro i giovani cristiani, molte famiglie sono fuggite… In tempi tranquilli si dà tutto per scontato e si dimentica il grande dono che ci è fatto. L'ironia è proprio questa: attraverso la violenza del terrorismo, noi abbiamo scoperto che l'Eucaristia, il Cristo morto e risorto, ci dà la vita. E questo ci permette di resistere e sperare”.