"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

15 giugno 2007

La chiesa caldea nella tempesta irachena

Fonte: Kaldu.org

di Monsignor Sarhad Yawsip Jammo, Diocesi Caldea della California, USA

La Chiesa Caldea dell’Est, così come la sua parte Assira, è stata testimone di ogni tipo di avversità nella sua storia millenaria. Essa è l’unica chiesa apostolica che non ha mai vissuto sotto il dominio di un re o di un potere cristiano o nei confini di uno stato o di un impero cristiano. Nonostante ciò essa è sopravvissuta nello splendore spirituale e nei suoi raggiungimenti. Ai nostri giorni essa vive come farebbe un gregge di pecore tra i lupi del mondo, affrontando attacchi brutali e pressioni del peggior tipo.
Ciò che le si sta facendo oggi può essere paragonato a ciò che accadde durante gli anni della persecuzione persiana (A.D. 340-397). In quella congiuntura storica i fondamentalisti zoroastriani punivano il gregge cristiano ed i suoi capi bruciando le chiese, uccidendo i fedeli ed imponendo tasse speciali. Ai nostri giorni i fondamentalisti musulmani stanno perseguendo in Iraq la stessa politica attraverso gli stessi strumenti.
L’umanità oggi però non può pretendere di ignorare o rimanere inerme ad assistere alla sparizione della popolazione cristiana che ha tutti i diritti di vivere nella terra ancestrale e che, a dispetto di tutte le avversità che ha sopportato per secoli sotto la dominazione musulmana in Iraq, è sempre stata leale verso il suo paese. Ciò che è successo in Iraq nei decenni passati, ed in special modo negli ultimi tempi, può essere ignorato dal mondo civile?
A questo punto le idee e gli attegiamenti di buona volontà non sono sufficienti. Già quasi metà della comunità cristiana di Baghdad è fuggita, Bassora è quasi svuotata della viva comunità cristiana, 8 sacerdoti sono stati rapiti. Ad eccezione del Kurdistan e della adiacente Piana di Ninive, nessun luogo è sicuro per i cristiani in Iraq. E’ tempo di prendere provvedimenti concreti.
Nel quarto secolo un re benevole ed un intervento internazionale portarono la pace e la giustizia alla Chiesa dell’Oriente. E’ nostra opinione che la gerarchia della chiesa caldea ed i rappresentanti civili dei suoi fedeli debbano formulare delle proposte di soluzione per un pacifico prospero futuro per la gente e per la Chiesa.

Tradotto ed adattato da Baghdadhope