Fonte: Kaldu.org
di Monsignor Sarhad Yawsip Jammo, Diocesi Caldea della California, USA
di Monsignor Sarhad Yawsip Jammo, Diocesi Caldea della California, USA
La Chiesa Caldea dell’Est, così come la sua parte Assira, è stata testimone di ogni tipo di avversità nella sua storia millenaria. Essa è l’unica chiesa apostolica che non ha mai vissuto sotto il dominio di un re o di un potere cristiano o nei confini di uno stato o di un impero cristiano. Nonostante ciò essa è sopravvissuta nello splendore spirituale e nei suoi raggiungimenti. Ai nostri giorni essa vive come farebbe un gregge di pecore tra i lupi del mondo, affrontando attacchi brutali e pressioni del peggior tipo.
Ciò che le si sta facendo oggi può essere paragonato a ciò che accadde durante gli anni della persecuzione persiana (A.D. 340-397). In quella congiuntura storica i fondamentalisti zoroastriani punivano il gregge cristiano ed i suoi capi bruciando le chiese, uccidendo i fedeli ed imponendo tasse speciali. Ai nostri giorni i fondamentalisti musulmani stanno perseguendo in Iraq la stessa politica attraverso gli stessi strumenti.
L’umanità oggi però non può pretendere di ignorare o rimanere inerme ad assistere alla sparizione della popolazione cristiana che ha tutti i diritti di vivere nella terra ancestrale e che, a dispetto di tutte le avversità che ha sopportato per secoli sotto la dominazione musulmana in Iraq, è sempre stata leale verso il suo paese. Ciò che è successo in Iraq nei decenni passati, ed in special modo negli ultimi tempi, può essere ignorato dal mondo civile?
A questo punto le idee e gli attegiamenti di buona volontà non sono sufficienti. Già quasi metà della comunità cristiana di Baghdad è fuggita, Bassora è quasi svuotata della viva comunità cristiana, 8 sacerdoti sono stati rapiti. Ad eccezione del Kurdistan e della adiacente Piana di Ninive, nessun luogo è sicuro per i cristiani in Iraq. E’ tempo di prendere provvedimenti concreti.
Nel quarto secolo un re benevole ed un intervento internazionale portarono la pace e la giustizia alla Chiesa dell’Oriente. E’ nostra opinione che la gerarchia della chiesa caldea ed i rappresentanti civili dei suoi fedeli debbano formulare delle proposte di soluzione per un pacifico prospero futuro per la gente e per la Chiesa.
L’umanità oggi però non può pretendere di ignorare o rimanere inerme ad assistere alla sparizione della popolazione cristiana che ha tutti i diritti di vivere nella terra ancestrale e che, a dispetto di tutte le avversità che ha sopportato per secoli sotto la dominazione musulmana in Iraq, è sempre stata leale verso il suo paese. Ciò che è successo in Iraq nei decenni passati, ed in special modo negli ultimi tempi, può essere ignorato dal mondo civile?
A questo punto le idee e gli attegiamenti di buona volontà non sono sufficienti. Già quasi metà della comunità cristiana di Baghdad è fuggita, Bassora è quasi svuotata della viva comunità cristiana, 8 sacerdoti sono stati rapiti. Ad eccezione del Kurdistan e della adiacente Piana di Ninive, nessun luogo è sicuro per i cristiani in Iraq. E’ tempo di prendere provvedimenti concreti.
Nel quarto secolo un re benevole ed un intervento internazionale portarono la pace e la giustizia alla Chiesa dell’Oriente. E’ nostra opinione che la gerarchia della chiesa caldea ed i rappresentanti civili dei suoi fedeli debbano formulare delle proposte di soluzione per un pacifico prospero futuro per la gente e per la Chiesa.
Tradotto ed adattato da Baghdadhope