Fonte: SIR
Il Consiglio delle Chiese del Medio Oriente (Mecc) ha oggi espresso profonda preoccupazione per le violenze contro i cristiani che si stanno verificando in Iraq, nell’area di Mosul. Ad oggi, secondo la dichiarazione firmata dal segretario generale del Mecc Ibrahim Saleh, sono 12 i cristiani uccisi e più di mille le famiglie costrette ad abbandonare le proprie case che hanno cercato rifugio nei vicini monasteri e villaggi. Il Consiglio ha ribadito “come i cristiani costituiscano una componente maggioritaria nella composizione etnica irachena e rappresentino una forza fondamentale nei processi di ricostruzione nazionale in collaborazione con gli altri gruppi etnici”. Nell’esprimere solidarietà alle comunità cristiane presenti in Iraq, il Consiglio ha sottolineato come queste “auspichino un futuro di pace per il paese nel quale le diverse nazionalità e i diversi gruppi etnici possano vivere in pace e armonia, in un clima di tolleranza e riconciliazione”. Il Consiglio ha inoltre chiesto a tutte le Chiese nel mondo di prendere posizione in difesa dei diritti delle comunità cristiane in Iraq di vivere in pace e nel rispetto della propria dignità e al governo iracheno di intraprendere una azione decisa per proteggere le comunità di Mosul e far sì che possano rientrare nelle loro abitazioni.