By Baghdadhope
“Le ragazze dell’orfanotrofio gestito dalle suore caldee di Mosul erano a pranzo quando hanno sentito un gran rumore ed un forte vociare”
E’ Monsignor Shleimun Warduni, Patriarca Vicario della Chiesa Caldea, a raccontare a Baghdadhope ciò che è successo a Mosul nel primo pomeriggio di ieri quando l’esplosione di un ordigno ha danneggiato una delle porte della chiesa caldea dedicata alla santa martire del V secolo Meskenta. *
“Una chiesa che risale al decimo secolo e che si trova vicino all’orfanotrofio delle suore caldee che era la vecchia sede del patriarcato, all’arcivescovado ed al vecchio edificio del seminario di San Pietro. Una chiesa antichissima che era stata restaurata dal compianto Monsignor Rahho che l’aveva molto a cuore. ”
Ci sono stati feriti o danni?
“Solo danni materiali, ma i nostri giovani hanno già provveduto a richiudere la porta danneggiata. Fortunatamente non ci sono stati morti o feriti.”
Il mondo intero ha finalmente accolto i vostri appelli e parla delle violenze contro i cristiani avvenute a Mosul …
“Anche qui si sono resi conto delle nostre sofferenze. Il governo ha inviato i soldati e continuano le manifestazioni di solidarietà. Oggi pomeriggio nella mia chiesa (la chiesa della Vergine Maria ndr.) ho avuto un lungo incontro con molti musulmani. C’erano una trentina di persone inviate da Muqtada Al Sadr venute a esprimere la propria solidarietà ed ad offrire aiuto per le famiglie che hanno dovuto abbandonare Mosul, ed altri rappresentanti degli sceicchi della città di Ramadi che hanno pubblicamente espresso il proprio dolore e la propria condanna degli eventi di Mosul. Almeno una decina di emittenti televisive hanno ripreso l’incontro e queste manifestazioni pubbliche di fratellanza e solidarietà rafforzano i legami tra le parti sane del paese, aperte al dialogo e contrarie alla violenza contro i suoi cittadini.”
La Chiesa di Meskenta si trova però nella parte vecchia di Mosul, nel quartiere di Hay Al Mayassa, mentre gli episodi di violenze dei giorni scorsi sono avvenuti tutti nella zona nuova, come interpreta questo evento?
“Non si sa chi abbia danneggiato la chiesa di Meskenta. Certo è presto per dire se la violenza contro i cristiani raggiungerà anche la parte vecchia di Mosul. Sicuramente però non è incoraggiante per le famiglie che ancora sono in città. Preghiamo perché questo episodio possa essere stata opera isolata di qualche fanatico, e che chiuda un periodo orribile per la città di Mosul di cui sempre si è descritto il panorama come quello di una città dove accanto ai minareti svettavano i campanili, a dimostrazione dell’antichissima convivenza delle diverse religioni.”
Oltre a questo episodio si deve registrare a Mosul la morte di Ara Alton, il ragazzo armeno rimasto ferito ieri nel negozio di strumenti musicali dello zio che invece è rimasto ucciso dagli uomini armati che hanno fatto irruzione nel negozio. I morti cristiani delle ultime settimane di violenze a Mosul salgono così a 14.
* La chiesa dedicata a Meskenta, santa martire del V secolo, risale al X secolo. I primi riferimenti ad essa si trovano in un manoscritto datato 1212.
Restaurata nel 1851 per volere del Patriarca Yusef Audo la chiesa fu ampliata nel 1904 dal patriarca Emmanuel II. Durante il restauro del 1976 alcune reliquie appartenenti alla santa furono mostrare nella parte antica del battistero. Al suo interno si trovano le tombe di due patriarchi, Eliya Abdul-Yonan ed Emmanuel II e molti manoscritti antichi. (Nota di Baghdadhope)
E’ Monsignor Shleimun Warduni, Patriarca Vicario della Chiesa Caldea, a raccontare a Baghdadhope ciò che è successo a Mosul nel primo pomeriggio di ieri quando l’esplosione di un ordigno ha danneggiato una delle porte della chiesa caldea dedicata alla santa martire del V secolo Meskenta. *
“Una chiesa che risale al decimo secolo e che si trova vicino all’orfanotrofio delle suore caldee che era la vecchia sede del patriarcato, all’arcivescovado ed al vecchio edificio del seminario di San Pietro. Una chiesa antichissima che era stata restaurata dal compianto Monsignor Rahho che l’aveva molto a cuore. ”
Ci sono stati feriti o danni?
“Solo danni materiali, ma i nostri giovani hanno già provveduto a richiudere la porta danneggiata. Fortunatamente non ci sono stati morti o feriti.”
Il mondo intero ha finalmente accolto i vostri appelli e parla delle violenze contro i cristiani avvenute a Mosul …
“Anche qui si sono resi conto delle nostre sofferenze. Il governo ha inviato i soldati e continuano le manifestazioni di solidarietà. Oggi pomeriggio nella mia chiesa (la chiesa della Vergine Maria ndr.) ho avuto un lungo incontro con molti musulmani. C’erano una trentina di persone inviate da Muqtada Al Sadr venute a esprimere la propria solidarietà ed ad offrire aiuto per le famiglie che hanno dovuto abbandonare Mosul, ed altri rappresentanti degli sceicchi della città di Ramadi che hanno pubblicamente espresso il proprio dolore e la propria condanna degli eventi di Mosul. Almeno una decina di emittenti televisive hanno ripreso l’incontro e queste manifestazioni pubbliche di fratellanza e solidarietà rafforzano i legami tra le parti sane del paese, aperte al dialogo e contrarie alla violenza contro i suoi cittadini.”
La Chiesa di Meskenta si trova però nella parte vecchia di Mosul, nel quartiere di Hay Al Mayassa, mentre gli episodi di violenze dei giorni scorsi sono avvenuti tutti nella zona nuova, come interpreta questo evento?
“Non si sa chi abbia danneggiato la chiesa di Meskenta. Certo è presto per dire se la violenza contro i cristiani raggiungerà anche la parte vecchia di Mosul. Sicuramente però non è incoraggiante per le famiglie che ancora sono in città. Preghiamo perché questo episodio possa essere stata opera isolata di qualche fanatico, e che chiuda un periodo orribile per la città di Mosul di cui sempre si è descritto il panorama come quello di una città dove accanto ai minareti svettavano i campanili, a dimostrazione dell’antichissima convivenza delle diverse religioni.”
Oltre a questo episodio si deve registrare a Mosul la morte di Ara Alton, il ragazzo armeno rimasto ferito ieri nel negozio di strumenti musicali dello zio che invece è rimasto ucciso dagli uomini armati che hanno fatto irruzione nel negozio. I morti cristiani delle ultime settimane di violenze a Mosul salgono così a 14.
* La chiesa dedicata a Meskenta, santa martire del V secolo, risale al X secolo. I primi riferimenti ad essa si trovano in un manoscritto datato 1212.
Restaurata nel 1851 per volere del Patriarca Yusef Audo la chiesa fu ampliata nel 1904 dal patriarca Emmanuel II. Durante il restauro del 1976 alcune reliquie appartenenti alla santa furono mostrare nella parte antica del battistero. Al suo interno si trovano le tombe di due patriarchi, Eliya Abdul-Yonan ed Emmanuel II e molti manoscritti antichi. (Nota di Baghdadhope)