"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

29 ottobre 2008

Articolo 50: Abdallah Al Naufali: “Le minoranze dovrebbero essere rappresentate ovunque esse vivano”

By Baghdadhope

“La proposta fatta [dalle Nazioni Unite] non comprende i governatorati di Kirkuk né quelli che compongono il Kurdistan – Erbil, Dohuk e Suleimaniya – speriamo quindi in una proposta che invece assicuri la rappresentatività delle minoranze ovunque esse vivano.”
Questa è la risposta data da Mr. Abdallah Al Naufali, a capo dell’ufficio governativo per gli affari dei non-musulmani, alla domanda postagli da Baghdadhope circa la proposta fatta dalle Nazioni Unite al rappresentanti dei vari blocchi politici nel parlamento iracheno della reintegrazione dell’articolo 50 precedentemente cancellato. Articolo che mira a garantire alle minoranze una rappresentatività all’interno dei consigli provinciali che saranno eletti entro il 31 gennaio 2009 ma che nell’ultima versione presentata due giorni fa da Staffan De Mistura, rappresentante speciale delle NU in Iraq, non solo diminuisce il numero di seggi destinati alle minoranze, quanto ne cambia anche le percentuali assegnando ad esempio ai cristiani solo 7 seggi invece dei 13 previsti nella versione precedente.
Nel testo pervenuto a Baghdadhope Mr.Abdallah Al Naufali spiega la sua posizione critica ricordando come: “il diritto delle minoranze ad essere rappresentate ovunque esse vivano deriva dal loro essere le popolazioni originarie del paese.”
“In ogni caso”
continua il capo dell’Awqaf “la proposta fatta è meglio di niente, ma ci auguriamo che le forze politiche maggioritarie in Parlamento tengano conto ed assicurino, come sancito dalla costituzione, i diritti delle minoranze che possono, con le loro competenze e potenzialità, contribuire alla nascita di un Iraq democratico.”