Fonte: SIR
“Le iniziative messe in campo in queste ore dalle varie forze politiche italiane a favore della libertà religiosa e contro le persecuzioni dei cristiani in Iraq e in altre zone del mondo non solo ci rallegrano, ma ci rafforzano e ci danno speranza nel futuro”. E’ quanto dichiarato al Sir dal vicario patriarcale di Baghdad, mons. Shlemon Warduni, commentando l'incontro promosso dal partito Democratico a sostegno dei cristiani perseguitati, svoltosi ieri a Roma nella chiesa di San Gregorio al Celio e la mozione presentata dal gruppo del Popolo della Libertà in discussione oggi al Senato.
“E’ bene ricordare che in Iraq non è in gioco solo la libertà religiosa ma anche la difesa dei diritti dei cristiani e delle minoranze” ha affermato mons. Warduni riferendosi alla abolizione dell’art. 50 della legge elettorale dei consigli provinciali che nega i seggi di rappresentanza alle minoranze. “A Mosul non c’è stata solo persecuzione religiosa ma anche politica anche se è difficile capirne i motivi. Eliminare i cristiani significa indebolire anche il tessuto socio-culturale del Paese”. “Comunque ora a Mosul la situazione è molto migliorata soprattutto dopo che i poliziotti sono stati sostituiti dall’esercito, come da noi richiesto al presidente e al primo ministro. Ad oggi oltre 500 famiglie hanno fatto ritorno nelle loro case, almeno un terzo del totale”.