"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

3 giugno 2007

Ucciso sacerdote caldeo a Mosul


Oggi pomeriggio, davanti alla Chiesa del Santo Spirito, è stato ucciso il parroco, Padre Raghiid Ganni e tre subdiaconi. Non ci sono al momento altri particolari tranne che alle 20.30 ora di Mosul nessuno, neanche la polizia, ha ancora potuto avvicinarsi alla chiesa sita nel quartiere di Hay Al-Noor e recuperare le salme perchè troppo pericoloso.
Aggiornamenti:
L'uccisione, che una fonte della chiesa caldea di cui si mantiene l'anonimato ha definito "a sangue freddo" è avvenuta dopo la funzione pomeridiana. Padre Ganni si stava allontanando dalla chiesa in macchina insieme a tre subdiaconi quando, proprio all'angolo della strada la macchina è stata fermata da uomini armati che hanno sparato sui suoi occupanti.
Dei tre subdiaconi si conoscono per ora i nomi di battesimo, Wahid, Ghasan e Basman, e che uno dei tre, Ghasan era cugino del sacerdote ucciso.
Alcune fonti della chiesa parlano di un chiaro messaggio inviato al Sinodo della Chiesa Caldea riunito da due giorni ad Al-Qosh, a soli 25 chilometri da Mosul ed al Vaticano, considerando la presenza al Sinodo del Nunzio Apostolico, Monsignor Francis Asisi Chullikat.
Dopo Baghdad, infatti la situazione sta diventando di giorno in giorno sempre più pericolosa per i cristiani anche a Mosul, e l'uccisione di un sacerdote non può che spargere altro terrore nella comunità che potrebbe per questo essere spinta a lasciare la città.
Che il messaggio venga raccolto in Vaticano è ormai ciò che molti sacerdoti iracheni auspicano, è ora dicono "che Roma intervenga, che il Papa parli a voce alta della tragedia che sta colpendo gli iracheni cristiani" una comunità della cui esistenza la comunità internazionale è ignara in molti casi, o la cui tragica sorte viene sottaciuta nel nome del "politicamente corretto" per cui parlare a favore di una comunità vuol dire necessariamente parlare contro un'altra.
Aggiornamenti:
Alle 22.00 ora di Mosul è arrivata la notizia che i corpi di Padre Ganni e dei tre subdiaconi sono stati finalmente composti nella chiesa del Santo Spirito. "E un martire" lo ha definito una fonte caldea di Erbil riferendosi al fatto che Padre Ganni è il secondo sacerdote ucciso in Iraq dal 2003. Il primo, infatti, era stato Padre Paul Iskandar, sacerdote siro ortodosso ucciso a Mosul nel 2006 mentre Padre Ganni è il primo sacerdote cattolico ad essere ucciso in Iraq.