By Baghdadhope*
E' tutto finito oggi. Almeno si spera. La prima domenica dopo il massacro della chiesa di Nostra Signora della Salvezza è trascorsa nell'ansia e tra ingenti misure di sicurezza. Molti fedeli però sono rimasti a casa per paura. Era prevedibile.
In rete si moltiplicano i video di quella sera maledetta, l'irruzione delle forze speciali, lo smarrimento di chi, fuori da quella chiesa dalla forma che ricorda una nave, attendeva di veder uscire i propri cari.
Tra i vari video uno colpisce per la sua crudezza, quasi 20 minuti che scolpiscono nella mente di chi guarda l'immagine del terrore.
Il terrore dipinto sui volti dei sopravvissuti al massacro. Donne, uomini, ragazzi che sfilano nella navata centrale della chiesa mentre i soldati iracheni li riprendono.
"Coraggio" grida uno di essi a quelle persone che da sole o sorrette da qualche altro sopravvissuto vanno verso l'uscita. La maggior parte di loro non si guarda intorno.
C'è l'urgenza di lasciare quel luogo di dolore ma anche di non vedere il corpo del sacerdote ai piedi dell'altare, i caricatori di Kalashikov a fianco di un crocifisso per terra, i resti umani sui banchi, i corpi smembrati come pupazzi a metà.
Un ragazzo sorride mentre dice il suo nome al soldato con la telecamera, forse è sollievo, forse è lo shock, una donna stringe a sè la borsetta, un uomo piange, una ragazza urla, molti escono stringendosi gli uni agli altri come se dovessero ancora difendersi, qualcuno porta in braccio un bambino, qualcun'altro viene portato via in barella, molti hanno le braccia al cielo non si sa ad invocare chi.
Un uomo accucciato in un angolo muove lentamente la testa, una donna sembra sul punto di svenire, un'altra sembra camminare in punta di piedi, quasi per non pestare il sangue, i vetri, i resti dell'orrore, si sente il conato di vomito di un soldato, l'immagine della Vergine è lì, sopra l'altare, alla fioca luce delle pile elettriche si ispezionano anche gli angoli nascosti, la barella ritorna a prendere un ferito o un morto, chissà, bossoli di mitragliatore sui banchi.
E sangue, sangue ovunque, chiazze sul pavimento, resti sulle pareti, sull'altare, sul soffitto. L'uomo accucciato nell'angolo non si muove più.
La radio richiama fuori i soldati.
"Coraggio" gridava uno di loro.
E di molto coraggio avranno bisogno quelle persone per sopravvivere alla loro stessa morte. Incontrata la sera del 31 ottobre del 2010 nella chiesa di Nostra Signora della Salvezza.
A Baghdad.
Per vedere il video The attack against Saydet Al Najat church in Baghdad
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