By Asia News
Garantire sicurezza, ma soprattutto combattere lo spirito di intolleranza e l’odio per i fedeli di altre religioni, nelle scuole, nelle predicazioni religiose, nei media. E’ l’appello che mons. Louis Sako, arcivescovo di Kirkuk, lancia all’indomani della strage nella cattedrale di Nostra Signora, a Baghdad.
“Il nostro calvario – dice l’arcivescovo ad AsiaNews - è pesante e sembra lungo. La carneficina che ha avuto luogo nella Cattedrale di Nostra Signora di a Baghdad, con 58 morti, tra cui due giovani preti, e 67 feriti, ci ha profondamente scossi. Stiamo perdendo la pazienza, ma non la fede e la speranza. A colpirci ancora di più è che un avvenimento di tale portata è arrivato subito dopo lo svolgimento del Sinodo per il Medio oriente e il suo appello alla convivenza armonica fra cristiani e musulmani”. “Ciò di cui abbiamo bisogno è la preghiera e il sostegno morale e fraterna. Senza di esso ci sentiamo soli e isolati”. “E vero – dice ancora mons. Sako - che l'Islam riconosce cristiani ed ebrei e sabei, perché sono gente del Libro e la gente del Libro. Essi citano il versetto ‘Coloro che credono e quelli che sono ebrei, cristiani e sabei chiunque crede in Allah e nell'Ultimo Giorno e la giustizia ....non saranno afflitti’ (62 di Surat Al-Baqara), ma gli estremisti usano altri versetti contro, come questo ‘E chi cerca una religione diversa dall'Islam non lo accetteranno, un perdente nella vita futura’ (Al-Imran 85)”.
L’arcivescovo propone alcune “misure pratiche e immediate”:
“1 – E’ dovere delle autorità di sicurezza in Iraq per fornire protezione per i luoghi di culto per i cristiani, specialmente la domenica .
2 – Le autorità religiose musulmane da tutte le confessioni hanno il dovere di condannare questi attacchi terroristici in pubblico ed evidenziare i testi religiosi, che sostengono lo spirito di tolleranza e di convivenza pacifica tra le religioni.
3 – Va cambiato il curriculum scolastico in tutte le fasi e in tutti i Paesi islamici, in particolare deve debbono essere tolte tutte le frase dell'odio contro i seguaci di altre religioni.
4 – Va diffuso lo spirito di tolleranza e convivenza tramite i media e vanno introdotti temi per promuovere la cooperazione fra i cittadini con l'eliminazione dell’intolleranza religiosa, come i principi della sociologia, filosofia, storia e religioni comparate”.
Garantire sicurezza, ma soprattutto combattere lo spirito di intolleranza e l’odio per i fedeli di altre religioni, nelle scuole, nelle predicazioni religiose, nei media. E’ l’appello che mons. Louis Sako, arcivescovo di Kirkuk, lancia all’indomani della strage nella cattedrale di Nostra Signora, a Baghdad.
“Il nostro calvario – dice l’arcivescovo ad AsiaNews - è pesante e sembra lungo. La carneficina che ha avuto luogo nella Cattedrale di Nostra Signora di a Baghdad, con 58 morti, tra cui due giovani preti, e 67 feriti, ci ha profondamente scossi. Stiamo perdendo la pazienza, ma non la fede e la speranza. A colpirci ancora di più è che un avvenimento di tale portata è arrivato subito dopo lo svolgimento del Sinodo per il Medio oriente e il suo appello alla convivenza armonica fra cristiani e musulmani”. “Ciò di cui abbiamo bisogno è la preghiera e il sostegno morale e fraterna. Senza di esso ci sentiamo soli e isolati”. “E vero – dice ancora mons. Sako - che l'Islam riconosce cristiani ed ebrei e sabei, perché sono gente del Libro e la gente del Libro. Essi citano il versetto ‘Coloro che credono e quelli che sono ebrei, cristiani e sabei chiunque crede in Allah e nell'Ultimo Giorno e la giustizia ....non saranno afflitti’ (62 di Surat Al-Baqara), ma gli estremisti usano altri versetti contro, come questo ‘E chi cerca una religione diversa dall'Islam non lo accetteranno, un perdente nella vita futura’ (Al-Imran 85)”.
L’arcivescovo propone alcune “misure pratiche e immediate”:
“1 – E’ dovere delle autorità di sicurezza in Iraq per fornire protezione per i luoghi di culto per i cristiani, specialmente la domenica .
2 – Le autorità religiose musulmane da tutte le confessioni hanno il dovere di condannare questi attacchi terroristici in pubblico ed evidenziare i testi religiosi, che sostengono lo spirito di tolleranza e di convivenza pacifica tra le religioni.
3 – Va cambiato il curriculum scolastico in tutte le fasi e in tutti i Paesi islamici, in particolare deve debbono essere tolte tutte le frase dell'odio contro i seguaci di altre religioni.
4 – Va diffuso lo spirito di tolleranza e convivenza tramite i media e vanno introdotti temi per promuovere la cooperazione fra i cittadini con l'eliminazione dell’intolleranza religiosa, come i principi della sociologia, filosofia, storia e religioni comparate”.