Due giorni dopo la strage nella chiesa di Baghdad (31 ottobre) Il Ministro degli Affari Esteri Franco Frattini ha pubblicato sulla sua bacheca di Facebook le seguenti, sentite, parole:
"L'idea di un sentimento e di una testimonianza religiosa e' diventata da noi cosi opaca da subire una risposta anche eticamente doppia: viene considerata ingerenza e provocazione (se solo assume le forme della pubblicita') quando proviene dal mondo cattolico; viene incoraggiata come forma di benevola tolleranza verso il "diverso" se nasce come richiesta di un luogo di culto, per lo più islamico, capace magari di dividere la gente e alimentare la tensione politica. Ma le anime che si fanno di paludati richiami all'etica tacciono quando la gente semplice muore trucidata davanti ad un altare. Morire per una fede testimoniata nel segno della pace non merita per loro nessuna indignazione. Cosi alleati dell'esercito del terrore questi campioni del relativismo consegnano anche i loro figli ad un futuro sempre più buio."
Il giorno prima, all'indomani quindi della strage, comunicato del Ministero degli Affari Esteri, così recitava:
Negli ulteriori contatti intervenuti nelle ultime ore a livello diplomatico tra la Farnesina e le autorità irachene è stata ribadita l'intenzione del Ministro Frattini di recarsi prossimamente a Baghdad per favorire la ricerca di una soluzione che possa evitare la condanna a morte di Tarik Aziz e di altre personalità irachene. Da parte irachena nel prendere nota delle particolari sensibilità italiane al riguardo é stato ribadito quanto le più alte cariche irachene avevano già nei giorni scorsi spiegato all'ambasciatore Melani ed in particolare che, nel caso in questione, i tempi del procedimento giudiziario richiederanno diversi mesi, in attesa dell'esaurimento dei ricorsi interni, prima della pronuncia definitiva della Corte Suprema. Durante tale periodo l'esecuzione della sentenza a morte rimane sospesa.
Nel corso di tali contatti, si é colta l'occasione per esprimere la forte solidarietà alle autorità irachene per l'attentato terroristico perpetrato ieri da Al Qaida contro la chiesa cattolica di Baghdad e per sottolineare nuovamente la particolare importanza che da parte italiana si attribuisce all rispetto dei diritti e delle garanzie di sicurezza delle minoranze religiose in Iraq ed in particolare della minoranza cristiana.
Signor Ministro, vada pure a Baghdad a perorare la causa di Tareq Aziz, ma non dimentichi che a morire più che le personalità sono le persone comuni, "semplici" come lei stesso le descrive, fedeli innocenti che non possono più neanche pregare, uomini e donne che vivono prigionieri nelle proprie case, anche loro condannati a morte.
Signor Ministro, quando incontrerà il premier iracheno Nouri Al Maliki gli ricordi che è inutile parlare di fare il possibile perchè rimanga completo ed unito il "ramo di fiori delle comunita' irachene" se non si è disposti a tagliare il fiore marcio del terrorismo che pian piano farà appassire tutti gli altri.
Signor Ministro, ci dica che proverà a fare qualcosa, se può.
Baghdadhope
La mail della segreteria del Ministero degli Affari Esteri
segr-co@cert.esteri.it
La pagina Facebook del Ministro Franco Frattini:
La dichiarazione di Nouri Al-Maliki (Agi news)
"L'idea di un sentimento e di una testimonianza religiosa e' diventata da noi cosi opaca da subire una risposta anche eticamente doppia: viene considerata ingerenza e provocazione (se solo assume le forme della pubblicita') quando proviene dal mondo cattolico; viene incoraggiata come forma di benevola tolleranza verso il "diverso" se nasce come richiesta di un luogo di culto, per lo più islamico, capace magari di dividere la gente e alimentare la tensione politica. Ma le anime che si fanno di paludati richiami all'etica tacciono quando la gente semplice muore trucidata davanti ad un altare. Morire per una fede testimoniata nel segno della pace non merita per loro nessuna indignazione. Cosi alleati dell'esercito del terrore questi campioni del relativismo consegnano anche i loro figli ad un futuro sempre più buio."
Il giorno prima, all'indomani quindi della strage, comunicato del Ministero degli Affari Esteri, così recitava:
Negli ulteriori contatti intervenuti nelle ultime ore a livello diplomatico tra la Farnesina e le autorità irachene è stata ribadita l'intenzione del Ministro Frattini di recarsi prossimamente a Baghdad per favorire la ricerca di una soluzione che possa evitare la condanna a morte di Tarik Aziz e di altre personalità irachene. Da parte irachena nel prendere nota delle particolari sensibilità italiane al riguardo é stato ribadito quanto le più alte cariche irachene avevano già nei giorni scorsi spiegato all'ambasciatore Melani ed in particolare che, nel caso in questione, i tempi del procedimento giudiziario richiederanno diversi mesi, in attesa dell'esaurimento dei ricorsi interni, prima della pronuncia definitiva della Corte Suprema. Durante tale periodo l'esecuzione della sentenza a morte rimane sospesa.
Nel corso di tali contatti, si é colta l'occasione per esprimere la forte solidarietà alle autorità irachene per l'attentato terroristico perpetrato ieri da Al Qaida contro la chiesa cattolica di Baghdad e per sottolineare nuovamente la particolare importanza che da parte italiana si attribuisce all rispetto dei diritti e delle garanzie di sicurezza delle minoranze religiose in Iraq ed in particolare della minoranza cristiana.
Signor Ministro, vada pure a Baghdad a perorare la causa di Tareq Aziz, ma non dimentichi che a morire più che le personalità sono le persone comuni, "semplici" come lei stesso le descrive, fedeli innocenti che non possono più neanche pregare, uomini e donne che vivono prigionieri nelle proprie case, anche loro condannati a morte.
Signor Ministro, quando incontrerà il premier iracheno Nouri Al Maliki gli ricordi che è inutile parlare di fare il possibile perchè rimanga completo ed unito il "ramo di fiori delle comunita' irachene" se non si è disposti a tagliare il fiore marcio del terrorismo che pian piano farà appassire tutti gli altri.
Signor Ministro, ci dica che proverà a fare qualcosa, se può.
Baghdadhope
La mail della segreteria del Ministero degli Affari Esteri
segr-co@cert.esteri.it
La pagina Facebook del Ministro Franco Frattini:
La dichiarazione di Nouri Al-Maliki (Agi news)