"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

8 novembre 2010

Così parla uno dei sopravvissuti dell'attacco alla chiesa siro cattolica di Baghdad

By Baghdadhope*

La comunità irachena cristiana nel mondo, ma non solo, in questi giorni rivive il proprio dolore per quanto successo nella chiesa di Nostra Signora della Salvezza attraverso i video che mostrano ciò che è successo durante e dopo l'attacco terroristico. Ad essi si sono aggiunti quelli di alcuni dei sopravvissuti che descrivono l'orrore di quelle ore.

C'è, ad esempio, quello di una giovane donna che era in chiesa, Shahad
Zuhair Marzina
Questi video, originariamente in arabo, sono stati sottotitolati in inglese.

Per chi capisce l'inglese il video della testimonianza di Shahad Zuhair Marzina può essere visto cliccando qui o qui.

Per chi invece volesse leggere la versione italiana di seguito c'è quella tradotta ed adattata da Baghdadhope. La traduzione, passando attraverso due lingue e basandosi solo su quanto trascritto ha delle imprecisioni e delle forzature nel fraseggio di cui Baghdadhope si scusa, ma in ogni caso rende l'idea dell'inferno vissuto da chi era in quella chiesa nella domenica che ormai tutti gli iracheni cristiani chiamano: "la domenica nera".



Mi chiamo Shahad Zuhair Marzina, studio all'università e sono uno degli ostaggi che erano in chiesa.
La messa è iniziata alle 17.00. Dopo un quarto d'ora, mentre stavamo pregando e leggendo la Bibbia, i terroristi sono entrati in chiesa. I colpi di arma da fuoco sono iniziati all'esterno e c'è stata poca resistenza, nessuno poteva difendere la chiesa e così sono entrati facilmente.
Non ho potuto contare quanti erano i terroristi, abbiamo cercato di nasconderci sul pavimento e dietro l'altare. Quattro terroristi erano dietro di noi ed erano tutti arabi, a parte uno che era iracheno. La prima cosa che hanno fatto è stata sparare a caso alla gente che cercava di nascondersi a terra, una pioggia di proiettili. Per primo hanno ucciso il diacono. Poi Padre Waseem ha cercato di parlare con loro, di trovare un accordo, di calmare la situazione ma gli hanno sparato ed è morto subito. Poi hanno ucciso Padre Thair ed anche lui è morto subito. Io ero vicina a mia sorella Mirna ed a mio fratello Uday ed a suo figlio, entrambi uccisi, ed a sua moglie ed a sua figlia. La chiesa era piena di gente. C'era anche mia madre ma siamo state separate perchè c'era il caos. Hanno attaccato ogni cosa in chiesa e tutto è successo in pochi minuti. Hanno continuato a sparare in ogni direzione e puntando a ciascuno di noi. Quando hanno visto la chiesa hanno gridato: "Infedeli!","Allah è il più grande" Uno di loro era vicino a me e la sua pistola era vicina alla mia gamba, pensavo che mi avrebbero ucciso dato che ero uno degli ultimi sopravvissuti stesi sul pavimento vicino al terrorista che era molto vicino a me ed a mia sorella. Hanno usato molte granate e sentivamo il pavimento tremare sotto i piedi ma la Vergine Maria ci ha salvati. Ad un tratto hanno visto un cristiano, un uomo calvo, e come impazziti hanno iniziato a gridare "Allah è il più grande, c'è un calvo qui". In ogni caso lo hanno subito ucciso.
Hanno ucciso tutti gli uomini cristiani, non hanno lasciato nessuno vivo in chiesa. Poi sono andati in sacrestia ed hanno gettato delle granate. Sapevo che mamma era morta e che non l'avrei mai più rivista.
Uno dei terroristi era seduto vicino a me e diceva di tutto, cose come: siete infedeli, andrete all'inferno, noi andremo nella Jen'na (il paradiso nell'Islam).
Un terrorista siriano mi ha chiamato e mi ha detto di parlare al cellulare con le autorità. Non volevo che andasse mia sorella e così sono andata io a parlare con la polizia. Il terrorista mi ha minacciato e ha detto che mi avrebbe uccisa se non avessi parlato, così ho fatto un paio di passi e mi sono seduta vicino al ragazzo siriano che aveva in mano una granata.
Ho riferito le loro richieste usando il loro cellulare. Non avevano il viso coperto come è stato detto, e venivano da paesi arabi vicini tranne uno che era iracheno. Poi quel ragazzo ha iniziato a dirmi cosa dovevo dire, cose come: "stiamo bene, i terroristi non ci hanno fatto niente" ma io non l'ho detto, avevo così tanta paura e tutto ciò che vedevo erano morti ovunque, non sono riuscita a dire altro.
Uno dei terroristi mi ha detto: "Non lasceremo in pace voi cristiani, siete infedeli, adorate la croce ma Allah è uno e voi non dovreste adorare la croce."
Hanno sparato alla statua del Cristo e l'hanno distrutta, hanno distrutto tutto. Non è rimasto niente. Nenche il grosso lampadario che è caduto dal soffitto molto vicino a me tanto che non mi rendevo conto di come avessi fatto a sopravvivere.
Quando hanno sparato a mio fratello Uday io ero vicina a lui e suo figlio gridava "basta! basta!" anche se aveva solo 3 anni. Non osavo prenderlo tra le braccia e neanche muovermi perchè un terrorista era alle mie spalle, ma lui continuava a gridare: "basta! basta!"
Poi, prima che la polizia entrasse, verso le 22.00, o almeno così penso perchè siamo rimasti prigionieri per 5 ore, non ho più sentito la voce di Adam. Mio fratello era stato ferito ad una mano ed era per terra, ma io pensavo fosse già morto perchè non sentivo la sua voce. Un terrorista ha detto ad un altro: "spara a questo qui" indicando mio fratello Uday... e gli hanno sparato, gli hanno sparato.
C'era una donna stesa sul pavimento che chiedeva ad un terrorista: "Ti prego uccidimi, non lasciarmi vivere", era stata colpita e soffriva molto ma lui le ha detto:"No, non ti ucciderò, voglio che tu soffra, che tu veda l'inferno in terra e quando sarai morta." "Siete infedeli" diceva, e gridava "Allah è il più grande, Allah è il più grande" e chiedeva a Dio to keep him in faith (Islam) Dio perdonami! Dio perdonami!
Io ero lì sul pavimento e lo sentivo mentre dicevo il rosario e lui mi ha detto:"Voi infedeli! Sapete pregare? Adorate il Cristo?
Alla fine è stato ferito, l'ho sentito dire al suo compagno siriano di essere stato colpito ad una gamba e di non potersi muovere ed ho sentito l'altro dirgli che lo avrebbe fasciato.
Gli ha detto: "Ascolta, quando la polizia entra noi quattro ci facciamo saltare in aria e facciamo saltare questo posto e tutta la gente che c'è così da farli morire tutti... noi pregavamo ed aspettavamo la morte, credevamo che saremmo morti a momenti e non ne saremmo venuti fuori ma la Vergine Maria ci ha salvati.
Poi uno di loro si è fatto saltare con una granata. Abbiamo visto scoppiare granate ovunque. Pensavamo che sarebbe crollata la chiesa. Nelle prime due ore i terroristi avevano finito le pallottole, lo aveva detto uno di loro parlando al siriano che gli risposto di usare le granate.
Poi uno di loro ha indicato ad un altro la sacrestia dove c'era mia madre, Padre Rufail e molta altra gente, non so quante persone ci fossero ma erano almeno 80 anche se la stanza è piccola. Dopo tutte le bombe che hanno gettato in quella stanza non mi aspettavo di rivedere mia madre, avevo perso ogni speranza ma non osavo aprir bocca. Adam era vicino a me e gridava ma io non potevo far niente, non potevo tirarmelo vicino perchè avevo paura che mi picchiassero. E poi Adam era così stanco, ed ha smesso di gridare "basta! basta!" dopo averlo fatto per tre ore.......