"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

7 luglio 2014

Tra paura ed incertezza la Chiesa continua la sua opera a Baghdad.

By Baghdadhope*
Foto by Patriarcato Caldeo


Mentre anche Baghdad sembra essere nei piani di conquista dei combattenti dell'ISIS la chiesa cerca di mantenere una parvenza di normalità continuando a celebrare i suoi riti.
Così venerdì 4 luglio nella cattedrale caldea di San Giuseppe sono state celebrate due ordinazioni sacerdotali.
I due nuovi sacerdoti sono Padre Fawaz Fadhil, ordinato diacono nel gennaio 2014 e seminarista nel seminario caldeo di Ankawa nel Kurdistan iracheno e Padre Salwan Mikhail, ordinato diacono all'inizio di maggio 2014. Da sottolineare come Padre Salwan - che ha un fratello monaco - sia un sacerdote sposato come è possibile per la chiesa caldea in virtù del Canone 373 del Codice di Diritto Canonico delle Chiese Orientali.
A celebrare le ordinazioni è stato il Patriarca caldeo, Mar Louis Raphael I Sako insieme ai vicari patriarcali caldei Mons. Shleimun Warduni e Mons. Sa'ad Sirop, al Nunzio Apostolico in Giordania ed Iraq, Mons. Giorgio Lingua ed a Padre Fadi Lion, direttore del seminario caldeo di Ankawa (regione autonoma del Kurdistan). Presente anche il vescovo della chiesa armena ortodossa in Iraq, Mons. Avak Asadourian.  
Il giorno dopo nella chiesa caldea della Vergine Maria, nella centralissima Palestine Street, 10 tra bambini e bambine hanno ricevuto la Prima Comunione con una cerimonia officiata dal vicario patriarcale Mons. Shleimun Warduni in una chiesa nella quale i banchi vuoti ed i pochi bambini neo-comunicati sono testimonianza della paura che alberga tra i cristiani che ancora vivono nella capitale irachena.