By Avvenire
Le milizie qaediste dello Stato
islamico hanno chiesto un riscatto di 35 milioni di dollari
per la liberazione delle due suore cristiane rapite il 28
giugno a Mosul, nella provincia di Ninive, nell'Iraq
settentrionale.
L'arcivescovo caldeo di Mosul, Amel Shimon Nona, ha riferito attraverso un comunicato stampa che "i militanti dello Stato islamico hanno chiesto un riscatto per il rilascio delle suore rapite nel quartiere Khazraj di Mosul". L'arcivescovo ha aggiunto di aver "provato più volte a intervenire attraverso i leader religiosi locali e i capi delle tribù di Mosul". Al momento, tuttavia, "questi tentativi non sono andati a buon fine".
L'arcivescovo caldeo di Mosul, Amel Shimon Nona, ha riferito attraverso un comunicato stampa che "i militanti dello Stato islamico hanno chiesto un riscatto per il rilascio delle suore rapite nel quartiere Khazraj di Mosul". L'arcivescovo ha aggiunto di aver "provato più volte a intervenire attraverso i leader religiosi locali e i capi delle tribù di Mosul". Al momento, tuttavia, "questi tentativi non sono andati a buon fine".