By Fides
Papa Francesco ha telefonato al Patriarca di Babilonia dei Caldei Louis
Raphael I Sako per manifestare la sua partecipazione e vicinanza alle
sofferenze di tutto il popolo iracheno, a partire dai cristiani di Mosul
espulsi dalla città per ordine dei militanti dell'auto-proclamato
“Califfato Islamico”. La telefonata è avvenuta nella mattinata di
venerdì 25 luglio. Il Vescovo di Roma – secondo quanto riportato dalle
fonti ufficiali del Patriarcato caldeo – ha ringraziato il Patriarca
Louis Raphael per la saggia guida del popolo cristiano da lui assicurata
nelle attuali circostanze critiche, e ha espresso il suo affetto per
tutti i cristiani della nazione irachena, esortandoli a custodire la
fede e la speranza in questi tempi di prova.
Nel frattempo, fonti autorevoli della Chiesa caldea smentiscono come finora infondato l'annuncio messo in circolo nel Web secondo cui i miliziani del Califfato Islamico, dopo aver distrutto a Mosul la Moschea di Giona, avrebbero fatto esplodere anche la chiesa caldea dedicata allo Spirito Santo. Verifiche realizzate sul campo smentiscono al momento queste voci. “Nei tempi difficili che stiamo vivendo” riferisce all'agenzia Fides il Vescovo caldeo di Mosul Amel Shamon Nona “un ulteriore motivo di preoccupazione e amarezza è rappresentato dagli allarmismi provocati da persone senza scrupolo che fanno circolare notizie false anche su quello che tocca la sorte dei cristiani. Anche a me sono state attribuite negli ultimi giorni affermazioni e interviste che non ho mai rilasciato. E' un fenomeno inquietante, e viene da pensare che in alcuni gli autori di queste operazioni rispondano a qualche interesse di natura ideologica”.
Nel frattempo, fonti autorevoli della Chiesa caldea smentiscono come finora infondato l'annuncio messo in circolo nel Web secondo cui i miliziani del Califfato Islamico, dopo aver distrutto a Mosul la Moschea di Giona, avrebbero fatto esplodere anche la chiesa caldea dedicata allo Spirito Santo. Verifiche realizzate sul campo smentiscono al momento queste voci. “Nei tempi difficili che stiamo vivendo” riferisce all'agenzia Fides il Vescovo caldeo di Mosul Amel Shamon Nona “un ulteriore motivo di preoccupazione e amarezza è rappresentato dagli allarmismi provocati da persone senza scrupolo che fanno circolare notizie false anche su quello che tocca la sorte dei cristiani. Anche a me sono state attribuite negli ultimi giorni affermazioni e interviste che non ho mai rilasciato. E' un fenomeno inquietante, e viene da pensare che in alcuni gli autori di queste operazioni rispondano a qualche interesse di natura ideologica”.