"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

18 luglio 2014

Prime notizie sui profughi da Mosul. L'invito ad andarsene diffuso dalle moschee.

By Baghdadhope*

Secondo il sito internet Ishtartv 45 famiglie che sono state costrette ad abbandonare in tutta fretta Mosul dai combattenti dell'ISIS sono giunte a Qaraqosh ed hanno confermato di essere state spogliete di ogni bene da uomini armati appartenti all'ISIS.
Due famiglie, invece sono arrivate nel viallaggio di Bartella dove si sta allestendo un centro per accogliere eventuali altri profughi.  
Si apprende intanto dal sito Ankawa.com che ai cristiani di Mosul era stato imposto di lasciare la città entro e non oltre il mezzogiorno di oggi.
L'"invito" ai cristiani a lasciare la città è stato diffuso anche dagli altoparlanti delle moschee ed Ankawa.com spiega l'atto con il rifiuto da parte della gerarchia ecclesiastica di incontrare elementi dell'ISIS che avrebbero dovuto dettare loro le regole per la sopravvivenza dei cristiani a Mosul: conversione all'Islam o pagamento della "tassa di protezione" dovuta dai non musulmani in "Terra d'Islam."
Rifiuto d'altra parte prevedibile visto che i sacerdoti ed i vescovi avevano abbandonato la città subito dopo la sua presa da parte dei combattenti delll'ISIS e che come "ultimo atto" come ha riferito il Patriarca caldeo, Mar Louis Raphael I Sako ad Asia News lui stesso ha "invitato i vescovi a invitare la popolazione cristiana a uscire e andarsene"  tanto che, come afferma il prelato, a Mosul sono rimaste: "pochissime persone, solo i più poveri fra i cristiani" quelli che non hanno i mezzi per fuggire.