Nel
pomeriggio di domenica 20 luglio Papa Francesco ha chiamato al telefono
il patriarca di Antiochia dei siro cattolici Ignatius Youssef III Younan
per “rassicurarlo che segue da vicino e con preoccupazione il dramma
dei cristiani cacciati e minacciati nella città irachena di Mosul”.
Secondo quanto riferisce il patriarcato siro cattolico, “la conversazione è durata 9 minuti nel corso dei quali il patriarca Younan ha ringraziato il Papa e chiesto di intensificare gli sforzi con i potenti del mondo mettendoli davanti al fatto che nella provincia di Ninive si sta consumando una pulizia di massa basata sulla religione. Che vergogna per il silenzio del cosiddetto mondo civilizzato! Alla fine della telefonata, Papa Francesco ha dato la sua benedizione apostolica a tutto il popolo cristiano di Oriente, assicurando che sarà sempre presente nelle sue preghiere per la pace e la sicurezza”.
Solo pochissimi giorni fa il patriarca aveva denunciato l’incendio del palazzo episcopale dei siro-cattolici di Mosul da parte degli estremisti islamici dell’Isil.
Secondo quanto riferisce il patriarcato siro cattolico, “la conversazione è durata 9 minuti nel corso dei quali il patriarca Younan ha ringraziato il Papa e chiesto di intensificare gli sforzi con i potenti del mondo mettendoli davanti al fatto che nella provincia di Ninive si sta consumando una pulizia di massa basata sulla religione. Che vergogna per il silenzio del cosiddetto mondo civilizzato! Alla fine della telefonata, Papa Francesco ha dato la sua benedizione apostolica a tutto il popolo cristiano di Oriente, assicurando che sarà sempre presente nelle sue preghiere per la pace e la sicurezza”.
Solo pochissimi giorni fa il patriarca aveva denunciato l’incendio del palazzo episcopale dei siro-cattolici di Mosul da parte degli estremisti islamici dell’Isil.