"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

21 dicembre 2010

Siria. Olio combustibile per i rifugiati iracheni ad Aleppo

By Aiuto alla Chiesa che Soffre - Italia, 17 dicembre 2010

Tra qualche giorno sarà Natale. Gesù nacque in povertà in una stalla e fu deposto in una mangiatoia. E subito dopo la sua nascita, i suoi genitori dovettero fuggire in Egitto con il piccolo bambino per salvare le loro vite. Così la Santa Famiglia affrontò un destino che ancora oggi è quello di milioni di persone nel mondo.


Fra di loro ci sono molti cristiani che provengono dall’Iraq. Quasi ogni giorno ascoltiamo notizie di nuovi attacchi terroristici e di omicidi che colpiscono deliberatamente i cristiani. Un gruppo terroristico iracheno collegato ad Al Qaeda, recentemente ha dichiarato che tutti i cristiani in Medio Oriente sono “obiettivi legittimi” dei loro attacchi. Ma ancora prima di questi atti di violenza e di terrore, gli esperti avevano avvertito che in Iraq stava avendo luogo una delle più cruente persecuzioni contro i cristiani ai giorni nostri. Molti sacerdoti, diaconi e semplici fedeli sono già stati rapiti ed assassinati, e molti cristiani vivono in una situazione di costante paura. Molte persone cercano di ottenere un visto per emigrare in America o in Europa. Quelli che non ci riescono fuggono in Giordania, Libano, Turchia o Siria. Essi spesso sono costretti a vivere in esilio con uno status giuridico incerto, nella speranza di ottenere un visto che permetta loro di iniziare una nuova vita in qualche paese occidentale.


Attualmente ci sono circa 1.500.000 rifugiati iracheni che vivono in Siria ed ogni giorno arrivano nuove persone in cerca di aiuto dal vescovo Antoine Audo, il leader dei cattolici caldei in Siria. Al momento sono quasi 450 le famiglie irachene cristiane che vivono nella diocesi di Aleppo, che hanno già ricevuto un aiuto alimentare e medico da “Aiuto alla Chiesa che Soffre (ACS)”.
Ma con l’arrivo dell’inverno il vescovo è estremamente preoccupato per queste persone, perché può essere molto freddo, soprattutto di notte, ed anche le variazioni delle temperature tra il giorno e la notte possono far ammalare molte persone. Così il vescovo Audo ancora una volta si è rivolto ad ACS per chiedere aiuto per la fornitura di olio combustibile per 150 famiglie, che possiedono piccole stufe ma non hanno il denaro per acquistarlo.

Come scrisse una volta il fondatore di ACS padre Werenfried van Straaten, «Proprio come in quei giorni i pastori portarono a Gesù Bambino il formaggio o il latte o una calda pelle di pecora, e proprio come sulla strada per l'Egitto vi erano persone di buon cuore che ebbero pietà della Santa Famiglia, adesso tocca a noi aiutare i cristiani perseguitati del nostro tempo, dove Cristo soffre ancora nel più piccolo dei suoi figli. Perché questo è l'obiettivo della nostra carità; aiutare tutti coloro che condividono la sorte del fanciullo perseguitato Cristo Bambino».
Questi rifugiati dall’Iraq condividono certamente il destino della Santa Famiglia. Con 25.000 euro vogliamo aiutarli a celebrare il Natale al caldo.

Se desideri sostenere questo progetto, scrivi nella causale del versamento:
Olio combustibile per la diocesi di Aleppo - Siria