"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

16 dicembre 2010

Cristiani in Iraq: Mazurkiewicz (Comece) "UE può fare molto per il Medio Oriente"

By SIR

“I cristiani sono perseguitati in varie parti del mondo, ma non sempre c’è consapevolezza di questa realtà. I recenti attentati in Iraq hanno purtroppo confermato che si tratta di un problema grave e reale”:
padre Piotr Mazurkiewicz, segretario generale della Comece (Commissione degli episcopati della Comunità europea), commenta per il Sir il viaggio di alcuni vescovi iracheni al Parlamento Ue, cui ha personalmente partecipato.
“All’Europarlamento abbiamo notato una grande simpatia ed estrema attenzione verso le testimonianze portate dai vescovi. E possiamo dire che la risoluzione recentemente approvata sulle persecuzioni dei cristiani e sulla libertà religiosa segnala un’attenzione nuova” nelle istituzioni comunitarie. Mazurkiewicz aggiunge: “Ora occorre domandarsi cosa può fare l’Unione europea per la pace, la sicurezza e la difesa dei diritti per i cristiani in Medio oriente. Il che equivale ad occuparsi della tutela di tali valori per tutte” le popolazioni mediorientali. “In Iraq – aggiunge il segretario Comece – la pace può essere costruita anche con l’aiuto dell’Europa. Ad esempio nei negoziati in corso per l’accordo Ue-Iraq c’è l’opportunità effettiva di non pensare solo agli affari, ma di far valere i diritti e il rispetto per le persone”.