"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

10 dicembre 2010

Iraq: riapre chiesa siro ortodossa Baghdad a 40 giorni da strage cristiani


Centinaia di parrocchiani, diplomatici e politici si sono riuniti oggi, con le lacrime agli occhi e seduti su sedie da giardino, nella chiesa siro ortodossa* di Nostra Signora del Soccorso a Baghdad, che il 31 ottobre era stata colpita da un attentato di al-Qaeda.
58 i morti, di cui 46 fedeli, i cui nomi sono stati ricordati oggi dal prete che ha celebrato messa, tra preghiere e inni. ''Ora mi sento meglio, perché ora è stato riconosciuto come santo e il suo martirio noto al mondo intero'', dice Salim Ablahat Boutros riferendosi a suo nipote Taher Saadallah Boutros, uno dei due sacerdoti rimasti uccisi nella strage. ''La messa era meravigliosa, era quello che tutti loro, tutti i martiri, meritavano. Ci ha dato sollievo, ora sappiamo che sono in Paradiso e che Dio ha dato loro cio' che veramente meritavano'', ha aggiunto il 46enne, precisando ''ora dobbiamo pregare per noi stessi''.
Il riferimento di Boutros e' all'alto tasso di violenza contro i cristiani in Iraq che ha spinto molti di loro a lasciare il Paese e a far sì che quelli rimasti temano per la loro vita. In centinaia sono stati uccisi e molte chiese sono state attaccate da quando il regime di Saddam Hussein e' stato rovesciato dagli Usa nel 2003. Erano tra gli 800mila e il milione e duecento i cristiani che vivevano in Iraq prima dell'invasione americana, mentre oggi se ne contano al massimo 500mila. Padre Nabil Yaku, uno dei preti della chiesa siro ortodossa di Baghdad, ha notato come la messa abbia ''aiutato le persone a essere piu' forti, li aiuta ad affrontare (il dolore, ndr) e mostra che la nostra fede in Dio è piu' forte di qualsiasi altra cosa''. La maggior parte della congregazione, ha comunque aggiunto, ha bisogno di altro tempo per superare il brutale attacco del 31 ottobre. ''Non è trascorso abbastanza tempo e 40 giorni sono pochi se perdi qualcuno che ami. Il problema, quando perdi qualcuno, è che non puoi accettarlo o dimenticatlo in soli 40 giorni''.

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Nota di Baghdadhope
La chiesa di Nostra Signora del Soccorso è una chiesa siro cattolica e non siro ortodossa.
A presenziare la celebrazione in ricordo delle vittime non è stato, come pure indicato proprio da Al Sumaria news, il patriarca Ignatius Musa I Dawood, patriarca emerito della chiesa siro cattolica ma, come è evidente dal video postato dalla stessa Al Sumaria news l'attuale patriarca: Mar Ignatius Joseph III Younan.
Una cerimonia funebre in ricordo dei martiri della chiesa di Baghdad è stata anche tenuta nella chiesa dedicata a Mar Benham e Sara nel villaggio di Qaraqosh, vicino Mosul, e presieduta dal vescovo siro cattolico di quella città, Mons. George Casmoussa, come riportato da Ishar TV.