"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

2 settembre 2014

Svezia: sul ponte sventola la bandiera nera dell'IS

By Baghdadhope*
Fonte e foto Barometern 

Solo un paio di giorni fa Monsignor Shleimun Warduni, vicario patriarcale caldeo di Baghdad aveva messo in guardia l'Occidente dal pericolo di infiltrazioni dell'ISIS: "se tutta la comunità internazionale non sta attenta, penso che un giorno se li ritroverà davanti alle sue porte di casa".
Parole non nuove, che il vescovo ed anche gli altri esponenti della chiesa in Iraq, vanno pronunciando da anni avvertendo del pericolo rappresentato da tutti gli estremismi di cui l'ISIS, adesso IS, altro non è che l'ultima, ed ad onore del vero più feroce, versione.
Parole quanto mai profetiche se consideriamo ciò che è successo in Svezia nella cittadina di Smedby, nei pressi del capoluogo della conta di Kalmar nel sud est del paese, dove sabato scorso molti cittadini hanno segnalato la presenza su un ponte di una bandiera nera dell'ISIS ritrovata però dalla polizia nel fosso lungo la strada, polizia che ha comunque rimosso un'altra bandiera da un ponte ferroviario su un'altra strada lì nei pressi.
Non si sa chi abbia messo la bandiera sul ponte durante la notte e per ora non si può escludere una manovra politica tesa a rafforzare il partito di centro destra al governo in Svezia che ha già avvertito dei costi che un'ennesima ondata di profughi comporterà e che potrebbe cercare, in vista delle elezioni a settembre prossimo, di recuperare terreno tra l'elettorato xenofobo considerando che i sondaggi danno in crescita (dal 5.7 al presunto 10% attuale) il partito anti-immigrazione dell'ultra destra Sweden Democrats (SD); come non si può escludere, a beneficio dei complottisti e per fare fantapolitica, che a mettere la bandiera siano stati magari i profughi cristiani iracheni già in Svezia che avrebbero potuto mandare così un messaggio al governo sul vigilare su eventuali altri ingressi di musulmani  nel paese, o che si sia trattato semplicemente di una bravata incosciente.
Quale sia la spiegazione del gesto quella bandiera non può non suscitare paura nell'Occidente per troppo tempo sordo agli avvertimenti di chi, purtroppo, quegli estremismi li ha già subiti.

Clicca qui per vedere il video della polizia svedese che rimouove la bandiera dal ponte