Gira in rete un filmato dell'abbattimento della Croce di una chiesa a Telkeif, un villaggio a maggioranza cristiana della Piana di Ninive caduto nelle mani dei miliziani dello Stato Islamico.
Nulla di nuovo. Già dagli inizi di giugno le chiese erano state profanate ed i simboli sacri erano stati distrutti a Mosul. Di quegli avvenimenti però erano pervenute poche immagini fisse. Ciò che è diverso nel filmato sono le voci. Alla consueta invocazione "Dio è grande" si aggiunge la frase: "Stato Islamico!" cui la gente riunita sotto la chiesa risponde: "Durerà per sempre!"
Sono le voci dei soli miliziani? E' logico pensare che tutti gli uomini che si vedono alla fine del filmato, e di cui uno solo appare armato, appartengano all'IS? E che vi appartengano anche i bambini le cui voci si distinguono chiaramente? Anche il ragazzino in bicicletta?
Questo filmato avvalorerebbe le dichiarazioni di molti, tra i quali citiamo per ultimo il sacerdote Padre Benham Benoka, secondo le quali sebbene non attivamente coinvolti nei crimini dell'IS i musulmani sunniti dei villaggi cristiani abbiano approfittato di essi e della conseguente "cacciata" degli "infedeli" per appropriarsi dei loro beni in una sorta di passiva complicità che, certamente, renderà più difficile ai cristiani il ritorno. Specialmente a chi guardando il filmato avesse riconosciuto in uno degli indifferenti spettatori il proprio vicino di casa, il maestro dei suoi figli, l'impiegato prima gentile o il figlio di un conoscente.
Sarebbe forse diverso per noi?
Sarebbe forse diverso per noi?