"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

27 settembre 2014

Duemila volontari per la Brigata cristiana in Iraq


Gli iracheni di fede cristiana hanno deciso di imbracciare le armi e formare le proprie milizie per contrastare l’avanzata dei jihadisti dell’Isis, convinti che le forze curde e quelle del governo federale non siano in grado di proteggerli. A Sharafya, a nord della piana di Ninive, i miliziani islamici che avevano conquistato il villaggio sono stati scacciati a metà agosto dai peshmerga, ma un mese dopo, le strade sono ancora vuote. I jihadisti si trovano ancora a pochi chilometri di distanza, nel villaggio di Tel Kef, e solo pochi uomini in uniforme controllano la zona. A prima vista, riferisce un reportage dell’Agenzia France Presse, sembra che si tratti di peshmerga, le forze curde, che indossano uniformi color kaki e hanno il kalashnikov a tracolla. Ma ricamato sulla manica hanno uno scudo che li distingue: il drappo assiro barrato da due fucili.
Questi uomini appartengono a una nuova brigata in via di formazione composta da assiri, popolazione cristiana insediata da millenni nella piana di Ninive. Formata lo scorso 11 agosto a ribattezzata “Dwekh Nawsha”, che vuol dire martirio futuro nel dialetto armeno locale, è composta per ora da un centinaio di uomini.  “Non siamo molto numerosi, ma la nostra fede è grande”, ha detto uno dei comandanti della Brigata, il luogotenente Odicho, incaricato dell’addestramento. Secondo il Movimento democratico assiro, uno dei partiti politici della regione, già duemila uomini si sono presentati come volontari per combattere l’Isis, responsabile di molte violenze nei confronti della minoranza cristiana. I curdi stanno addestrando alcuni battaglioni cristiani e yazidi arruolando profughi fuggiti in Kirdistan dopo l’offensiva estiva dello stato Islamico.
Per rafforzare i ranghi e migliorare l’equipaggiamento delle milizie cristiane una delegazione di assiri iracheni si è recata in Libano a chiedere aiuto alle Forze Libanesi (FL), la principale milizia cristiana che ha combattuto nella guerra civile nel paese, fra il 1975 e il 1990. Samir Geagea, leader delle FL, ha fatto sapere che il suo partito è pronto a “sostenere tutte le decisioni che prenderanno i cristiani in Iraq”. La creazione di “brigate” cristiane in Iraq ricorda da vicino l’ingaggio degli assiri in Siria, dove si battono tuttora insieme al partito dei curdi siriani impegnato in queste settimane a difendere la regione curda del nord est dall’attacco delle forze del Califfato.

con fonte AFP

Foto: Assiryanvoice