"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

15 ottobre 2010

Intervento di S. B. Ignace Youssif III Younan, Patriarca di Antiochia dei Siri (Libano)

By Radiovaticana

La parola “Verità”, in arabo “Haqq”, significa anche Diritto (ciò che è dovuto). Non è forse una coincidenza significativa che ci sia un legame così stretto tra “Verità” e “Giustizia”?
Da duemila anni, e in particolare negli ultimi quattordici secoli, i cristiani, divenuti minoranza nei loro paesi, sono stati duramente provati nella loro testimonianza di fede fino al martirio.
Il nostro amato Salvatore, prima della sua ultima offerta, difese la Verità, sinonimo del diritto inalienabile della persona alla libertà, offrendo la Sua salvezza per tutti, anche per coloro che si opponevano al suo messaggio d’amore incomparabile e universale.
La nostra salvezza è aderire coraggiosamente al suo messaggio e proclamare, senza alcun timore la Verità nella vera carità.
I nostri fedeli che nella regione tormentata del Medio Oriente hanno diritto a sperare, si aspettano molto da questo Sinodo. Sta a noi dare loro le ragioni della loro fede inseparabile dalla speranza nel nostro amato Salvatore, che ci rassicurati: “ Non temere, piccolo gregge”.
Vivendo così la fede di un cuor solo e un’anima sola, sapremo testimoniare insieme e con coraggio Colui che ha detto: “Sono la Verità e la Vita”. Solo la Verità ci renderà liberi.
“Nel laicismo e nel fondamentalismo si perde la possibilità di un dialogo fecondo e di una proficua collaborazione tra la ragione e la fede religiosa” (Caritas in Veritate, 56).