By Radiovaticana
L'antica e gloriosa Chiesa Assiro-Caldea è stata, nei primi secoli e fino allo stabilirsi della Umma islamica: grande evangelizzatrice. Il nostro vivo desiderio è che i cristiani vengano rafforzati per essere testimoni della Risurrezione del Signore. La loro testimonianza e presenza sarà anche un servizio per i non cristiani.
Per questo oggi abbiamo bisogno di rievangelizzare i nostri cristiani e soprattutto coloro che non partecipano più alla vita della Chiesa.
Le statistiche, a prescindere dalla qualità della fede, danno una frequenza alla S. Messa domenicale di un massimo del 20 %. Molti giovani non partecipano più o solo saltuariamente ai Sacramenti. Questo già ci sembra un segno che chiama a una mobilitazione prima che sia tardi. Bisogna ritornare a un annuncio esplicito nei modi che il Signore sta mostrando validi per i tempi odierni, necessariamente seguito da una formazione permanente.
Perché si rinnovi la fede dei cristiani, e la loro vita e gioia siano contagiose, abbiamo bisogno che lo nostre comunità diano i segni della fede già indicati da Gesù: “Amatevi gli uni gli altri come io vi ho amato; da questo sapranno che siete miei discepoli”. Questo amore può apparire in modo concreto attraverso una nuova evangelizzazione che crei comunità a misura d'uomo unite non solo dall' etnia, ma soprattutto dalla Parola ascoltata e accolta.
L'attacco che viene dall'Occidente e dall'influsso musulmano contro la famiglia, la possibilità del divorzio e dell'emigrazione, la diffusione dei contraccettivi, la legalizzazione dell'aborto, il family planning o birth control, la diffusione e il business della pornografia, tutto ciò porta a una nuova visione di famiglia. Anche qui diminuiscono le famiglie numerose e domina la visione laicista dove è l'uomo che pianifica il tutto...
Un aspetto importante, poco trattato nel documento, è la missione nella Chiesa delle nuove realtà ecclesiali. Dopo il Concilio assistiamo a una fioritura di carismi, frutto dello Spirito Santo, come ha riconosciuto la Chiesa.
L'antica e gloriosa Chiesa Assiro-Caldea è stata, nei primi secoli e fino allo stabilirsi della Umma islamica: grande evangelizzatrice. Il nostro vivo desiderio è che i cristiani vengano rafforzati per essere testimoni della Risurrezione del Signore. La loro testimonianza e presenza sarà anche un servizio per i non cristiani.
Per questo oggi abbiamo bisogno di rievangelizzare i nostri cristiani e soprattutto coloro che non partecipano più alla vita della Chiesa.
Le statistiche, a prescindere dalla qualità della fede, danno una frequenza alla S. Messa domenicale di un massimo del 20 %. Molti giovani non partecipano più o solo saltuariamente ai Sacramenti. Questo già ci sembra un segno che chiama a una mobilitazione prima che sia tardi. Bisogna ritornare a un annuncio esplicito nei modi che il Signore sta mostrando validi per i tempi odierni, necessariamente seguito da una formazione permanente.
Perché si rinnovi la fede dei cristiani, e la loro vita e gioia siano contagiose, abbiamo bisogno che lo nostre comunità diano i segni della fede già indicati da Gesù: “Amatevi gli uni gli altri come io vi ho amato; da questo sapranno che siete miei discepoli”. Questo amore può apparire in modo concreto attraverso una nuova evangelizzazione che crei comunità a misura d'uomo unite non solo dall' etnia, ma soprattutto dalla Parola ascoltata e accolta.
L'attacco che viene dall'Occidente e dall'influsso musulmano contro la famiglia, la possibilità del divorzio e dell'emigrazione, la diffusione dei contraccettivi, la legalizzazione dell'aborto, il family planning o birth control, la diffusione e il business della pornografia, tutto ciò porta a una nuova visione di famiglia. Anche qui diminuiscono le famiglie numerose e domina la visione laicista dove è l'uomo che pianifica il tutto...
Un aspetto importante, poco trattato nel documento, è la missione nella Chiesa delle nuove realtà ecclesiali. Dopo il Concilio assistiamo a una fioritura di carismi, frutto dello Spirito Santo, come ha riconosciuto la Chiesa.