By Fides
Un impegno, esplicito e personale, a farsi carico della difesa delle comunità cristiane irachene è stato espresso dal Primo Ministro iracheno, Haider al Abadi, nel pomeriggio di domenica 2 novembre in un incontro con i capi delle Chiese cristiane presenti a Baghdad.
Lo riferisce all'Agenzia Fides il Patriarca caldeo Louis Raphael I, che ha guidato la delegazione di Vescovi e prelati ricevuti dal Premier.
Un impegno, esplicito e personale, a farsi carico della difesa delle comunità cristiane irachene è stato espresso dal Primo Ministro iracheno, Haider al Abadi, nel pomeriggio di domenica 2 novembre in un incontro con i capi delle Chiese cristiane presenti a Baghdad.
Lo riferisce all'Agenzia Fides il Patriarca caldeo Louis Raphael I, che ha guidato la delegazione di Vescovi e prelati ricevuti dal Premier.
“Nei 40 minuti di colloquio - racconta a Fides il Primate della Chiesa
caldea - il Primo Ministro al Abadi, musulmano sciita, ha ripetuto più
volte di sentirsi personalmente responsabile della protezione e della
difesa anche dei cittadini cristiani. Ha deplorato il fenomeno
dell'esodo dei cristiani, definendolo come una grave perdita per la
nazione. Riguardo alla tragica vicenda delle terre cadute sotto il
controllo del Califfato islamico, abbiamo sollecitato il Premier a
favorire in tutti i modi la liberazione delle terre occupate. Con molto
realismo lui ha riconosciuto che l'intervento militare non sarà
sufficiente a risolvere il problema e che occorre favorire, nei tempi
lunghi, un processo che elimini le radici del fenomeno, e faccia
emergere il vero volto di un Islam aperto e rispettoso di tutti i
diritti”.
Nell'incontro con il Premier, i capi delle comunità cristiane di Baghdad hanno segnalato anche alcuni recenti episodi di violenza subiti dai cristiani nella capitale. “Negli ultimi giorni - riferisce il Patriarca caldeo - alcuni cristiani sono stati rapiti e alcune abitazioni di famiglie cristiane sono state attaccate da gruppi di delinquenti che volevano occuparle. Il Primo Ministro ha promesso che farà intensificare la presenza di reparti militari nei quartieri, e si è anche detto disponibile a cooptare nel governo un altro ministro cristiano. Tutti mi hanno detto che è un uomo di parola,e mantiene le promesse”.
Nell'incontro con il Premier, i capi delle comunità cristiane di Baghdad hanno segnalato anche alcuni recenti episodi di violenza subiti dai cristiani nella capitale. “Negli ultimi giorni - riferisce il Patriarca caldeo - alcuni cristiani sono stati rapiti e alcune abitazioni di famiglie cristiane sono state attaccate da gruppi di delinquenti che volevano occuparle. Il Primo Ministro ha promesso che farà intensificare la presenza di reparti militari nei quartieri, e si è anche detto disponibile a cooptare nel governo un altro ministro cristiano. Tutti mi hanno detto che è un uomo di parola,e mantiene le promesse”.