By Sir
L’Unhcr (Alto commissariato Onu per i rifugiati) ha lanciato una campagna di raccolta fondi per 1,9 milioni di sfollati e rifugiati iracheni che hanno bisogno di assistenza umanitaria. “L’inverno in Iraq è già iniziato - avverte Carlotta Sami, portavoce dell’Unhcr, al rientro da una missione al campo profughi di Erbil, nel Kurdistan iracheno - e siamo profondamente preoccupati per il freddo, destinato ad aumentare velocemente nelle prossime settimane, e a far peggiorare drasticamente le condizioni precarie in cui vivono centinaia di migliaia di sfollati. I più esposti e fragili sono le donne e i bambini, è necessario assicurare soccorso a tutti e rispondere ai bisogni più urgenti”. Ai quasi due milioni di iracheni costretti a lasciare le proprie case si aggiungono 225 mila siriani in fuga, che attraversano la Turchia per mettersi in salvo nel Kurdistan iracheno. Dall’inizio del conflitto, l’Unhcr ha fornito beni di emergenza e protezione a oltre 680 mila persone, attivando voli, navi cargo e convogli via terra. Sono stati costruiti in poche settimane ben 6 nuovi campi e garantiti 559 mila rifugi.
L’Unhcr (Alto commissariato Onu per i rifugiati) ha lanciato una campagna di raccolta fondi per 1,9 milioni di sfollati e rifugiati iracheni che hanno bisogno di assistenza umanitaria. “L’inverno in Iraq è già iniziato - avverte Carlotta Sami, portavoce dell’Unhcr, al rientro da una missione al campo profughi di Erbil, nel Kurdistan iracheno - e siamo profondamente preoccupati per il freddo, destinato ad aumentare velocemente nelle prossime settimane, e a far peggiorare drasticamente le condizioni precarie in cui vivono centinaia di migliaia di sfollati. I più esposti e fragili sono le donne e i bambini, è necessario assicurare soccorso a tutti e rispondere ai bisogni più urgenti”. Ai quasi due milioni di iracheni costretti a lasciare le proprie case si aggiungono 225 mila siriani in fuga, che attraversano la Turchia per mettersi in salvo nel Kurdistan iracheno. Dall’inizio del conflitto, l’Unhcr ha fornito beni di emergenza e protezione a oltre 680 mila persone, attivando voli, navi cargo e convogli via terra. Sono stati costruiti in poche settimane ben 6 nuovi campi e garantiti 559 mila rifugi.