By AGI
"Uomini, donne e bambini di fede
cristiana sono le vittime di un genocidio che si sta consumando
in Iraq ad opera dell'Isis". Cosi' monsignor Shlemon Warduni,
vescovo ausiliare di Bagdad, a Perugia per l'incontro:
'Sperando contro ogni speranza - la testimonianza dei Cristiani
iracheni', promosso dal Centro culturale 'Maesta' delle Volte'
con la collaborazione dell'Archidiocesi e del Comune di
Perugia.
Il presule iracheno, accolto dal vescovo ausiliare monsignor Paolo Giulietti, ha lanciato un appello a "pregare incessantemente perche' si fermi il genocidio dei cristiani in Iraq, ma anche in Siria, Egitto, dove sono sempre piu' gli episodi di violenza contro quanti non professano la religione islamica".
"Il messaggio che ha lasciato a Perugia il vescovo ausiliare di Bagdad - ha sottolineato il direttore della Caritas Daniela Monni - e' stata proprio la speranza fondata nella carita'. Ha parlato del 'sangue dei cristiani' che 'e' frumento', il seme dal quale deve germogliare la speranza per un futuro di pace. Cio' e' possibile anche in tutto il Medio Oriente, in quanto la gran parte dei musulmani non e' dell'Isis, perche' sono loro stessi a dire: 'se uccidi degli innocenti questo non e' Islam'".
"Nell'apprestarci a vivere l'Avvento di fraternita', che la Caritas ripropone ogni anno nell'attesa del Santo Natale, non possiamo non pensare alle tante famiglie in difficolta', famiglie vicine, qui a Perugia, famiglie piu' lontane, in Iraq, Siria, ma tutte facenti parte della piu' grande famiglia umana"
Il presule iracheno, accolto dal vescovo ausiliare monsignor Paolo Giulietti, ha lanciato un appello a "pregare incessantemente perche' si fermi il genocidio dei cristiani in Iraq, ma anche in Siria, Egitto, dove sono sempre piu' gli episodi di violenza contro quanti non professano la religione islamica".
"Il messaggio che ha lasciato a Perugia il vescovo ausiliare di Bagdad - ha sottolineato il direttore della Caritas Daniela Monni - e' stata proprio la speranza fondata nella carita'. Ha parlato del 'sangue dei cristiani' che 'e' frumento', il seme dal quale deve germogliare la speranza per un futuro di pace. Cio' e' possibile anche in tutto il Medio Oriente, in quanto la gran parte dei musulmani non e' dell'Isis, perche' sono loro stessi a dire: 'se uccidi degli innocenti questo non e' Islam'".
"Nell'apprestarci a vivere l'Avvento di fraternita', che la Caritas ripropone ogni anno nell'attesa del Santo Natale, non possiamo non pensare alle tante famiglie in difficolta', famiglie vicine, qui a Perugia, famiglie piu' lontane, in Iraq, Siria, ma tutte facenti parte della piu' grande famiglia umana"