"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

19 novembre 2014

Le case dei cristiani saccheggiate anche dalle milizie curde dei Peshmerga

By Fides

I cristiani di Tel Isqof, villaggio della Piana di Ninive a 15 chilometri da Tilkaif, denunciano saccheggi compiuti nelle loro case dalle milizie curde Peshmerga, che controllano la zona dal 17 agosto. Le notizie sui saccheggi compiuti dalle milizie impegnate nella lotta ai jihadisti dello Stato Islamico sono riportate sul sito arabo www.ankawa.com.
La cittadina di Tel Isqof era stata occupata il 7 agosto dalle milizie jihadiste che già a giugno avevano conquistato Mosul. Davanti all'avanzata dei jihadisti, la popolazione civile, in gran maggioranza cristiana, era fuggita verso la Regione autonoma del Kurdistan iracheno, lasciando la città deserta. Dieci giorni dopo, i Peshmerga curdi con una controffensiva avevano ripreso il controllo della città. Ma è proprio da allora che i residenti, nei loro periodici ritorni in città per verificare lo stato delle rispettive abitazioni, hanno dovuto prendere atto che le porte di un numero crescente di case e negozi sono state forzate e i beni in essi contenuti saccheggiati: denaro e gioielli, attrezzature tecniche e strumenti elettronici. L'accesso alla città è controllato da squadre dell'intelligence legate al governo autonomo del Kurdistan iracheno, e gli abitanti devono mostrare i documenti d'identità se vogliono accedere alle proprie case e ritirare i propri beni.
Domenica 9 novembre, come riportato da Fides, la chiesa caldea di Tel Isqof dedicata a San Giorgio era stata riaperta per la celebrazione di una liturgia eucaristica, a tre mesi dalla fuga di massa che ha reso deserta la cittadina. 


15 novembre 2014 AINA