"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

3 marzo 2021

Papa Francesco in Iraq: p. Al-Jameel (orionino), “una grande benedizione. Speriamo nel ritorno della pace”

2 marzo 2021

 “Abbiamo accolto con grande gioia questa notizia della visita del Papa in Iraq. È da tanto tempo che il popolo iracheno cristiano stava aspettando questo avvenimento, perché già Giovanni Paolo II aveva espresso l’intenzione di venire, ma poi non fu possibile perché in quel momento il Paese viveva una situazione politica molto difficile. Ora finalmente è arrivata questa bella notizia, che rappresenta anche la ripresa dei viaggi del Papa, perché sarà la sua prima visita dopo lo scoppio della pandemia nel mondo”.
A parlare è padre Hani Polus Yono Al-Jameel, sacerdote iracheno dell’Opera Don Orione che in una video intervista al mensile Don Orione commenta la prossima visita di Papa Francesco in Iraq in programma dal 5 all’8 marzo.
“Tutto il popolo iracheno, sia cristiano che di altre religioni, – dice il sacerdote – è in grande attesa e accoglierà il Santo Padre con il cuore aperto. Sarà per noi una grande benedizione e speriamo rappresenti il ritorno della pace in modo completo, dopo che il Paese è stato per troppo tempo strappato da guerre e atti di terrorismo”. 
Nativo di Qaraqosh padre Al-Jameel si dice emozionato per la visita del Papa alla sua città natale dove “c’è grande ansia e attesa per questo momento”. “Come figlio spirituale di San Luigi Orione – conclude – ho un amore particolare per il Pontefice, perché noi abbiamo il quarto voto di obbedienza al Papa. Spero davvero di poter essere lì, dipenderà ovviamente dalle possibilità di spostamento con questa pandemia”.