"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

22 marzo 2021

Il viaggio in Iraq al centro di un colloquio tra il Papa e Macron

Benedetta Capelli

Una conversazione che ha preso spunto dal viaggio di Francesco in Iraq quella avuta ieri tra il Papa e il presidente francese Emmanuel Macron
Durante la conversazione, avvenuta dopo un messaggio del capo di Stato in occasione degli otto anni di pontificato di Francesco, Macron ha definito la visita del Papa nel Paese del Golfo "una vera svolta" per il Medio Oriente. Nella telefonata, secondo fonti dell’Eliseo, si è spaziato su diversi temi come l’emergenza coronavirus che rappresenta una grande sfida per l’umanità. 
Un tema che Francesco ha a cuore tanto che ha istituito, il 20 marzo 2020, una Commissione speciale in Vaticano, sotto l'autorità del Dicastero per il Servizio dello Sviluppo Umano Integrale, per pensare al mondo che verrà dopo la pandemia. A dicembre è uscito poi il libro: “Ritorniamo a sognare” una conversazione tra il Papa e lo scrittore britannico Austen Ivereigh, nel quale si indica la strada per un futuro diverso. 
Al centro della conversazione anche diverse crisi che destabilizzano le regioni del mondo, come l'espansione del jihadismo in Africa, nel Sahel e la situazione in Libano. 
Non è la prima volta che Papa Francesco e il presidente francese si sentono per telefono.
L’ultima risale al 30 ottobre dopo l'attacco terroristico alla Basilica di Nostra Signora dell'Assunzione a Nizza, nel quale morirono tre persone. Il presidente francese era stato peraltro ricevuto in Vaticano il 26 giugno 2018.