By Baghdadhope*
Le parole del Vangelo di Giovanni (17,21) "perchè tutti siano una cosa sola" hanno guidato la preghiera ecumenica che si è svolta a Baghdad lo scorso 21 gennaio in occasione della settimana dell'unità dei cristiani.
Come riportato da Ankawa.com, nella chiesa caldea di San Giorgio, a Baghdad, 2 patriarchi e cinque vescovi hanno guidato le preghiere dei molti fedeli per i martiri della violenza, cristiani e musulmani, per la comunione tra le chiese unite in Cristo e per la pace in Iraq.
A presiedere la celebrazione liturgica sono stati: il Cardinale Mar Emmanuel III Delly, patriarca di Babilonia dei caldei, Mar Addai II, patriarca dell'antica chiesa dell'est, Mons. Athanase Mati Shaba Matoka, vescovo di Baghdad della chiesa siro cattolica, Mons. Avak Asadourian, arcivescovo della chiesa armeno apostolica, Mar Gewargis Sliwa, arcivescovo di Iraq, Giordania e Russia della chiesa assira dell'est, Mons. Jacques Isaac, patriarca vicario caldeo ed il rappresentante di Mons. Giorgio Lingua, Nunzio Apostolico in Iraq e Giordania, impegnato in quei giorni nella visita pastorale nel nord del paese.
Quattro rappresentanti cattolici quindi e tre di chiese che non riconoscono il primato di Roma ma i cui fedeli condividono con gli altri la sorte di sofferenza dell'essere iracheni di fede cristiana.
Chiese che devono affrontare lo strazio delle morti e della fuga del proprio gregge, e che lo fanno presentandosi insieme e partecipando alle funzioni di altri riti in nome proprio dell'unità. Così era stato infatti anche la settimana prima, il 14 gennaio, quando nella chiesa di Nostra Signora della Salvezza, il teatro della strage del 31 ottobre scorso, per l'ordinazione diaconale di Karam Kamal, giovane seminarista della chiesa siro cattolica oltre all'Arcivescovo di Baghdad che ha guidato la cerimonia, Mons. Athanase Mati Shaba Matoka, erano presenti anche Mar Gewargis Sliwa e Mons. Benjamin Sleiman, arcivescovo latino di Baghdad.
Chiese che devono affrontare lo strazio delle morti e della fuga del proprio gregge, e che lo fanno presentandosi insieme e partecipando alle funzioni di altri riti in nome proprio dell'unità. Così era stato infatti anche la settimana prima, il 14 gennaio, quando nella chiesa di Nostra Signora della Salvezza, il teatro della strage del 31 ottobre scorso, per l'ordinazione diaconale di Karam Kamal, giovane seminarista della chiesa siro cattolica oltre all'Arcivescovo di Baghdad che ha guidato la cerimonia, Mons. Athanase Mati Shaba Matoka, erano presenti anche Mar Gewargis Sliwa e Mons. Benjamin Sleiman, arcivescovo latino di Baghdad.
Tutta caldea è stata invece la cerimonia che si è svolta ad Ankawa lo stesso giorno della preghiera ecumenica a Baghdad.
Nella chiesa di Mar Yousef Mons. Bashar Warda, arcivescovo di Erbil, ha celebrato la Santa Messa di ordinazione diaconale di altri due seminaristi e studenti del Babel College, Karam Najeeb Qasha (1986) della diocesi di Al Qosh e Aram Sabah Pano (1987) della diocesi di Bassora.
Alla cerimonia erano presenti Mons. Emil Shimoun Nona e Mons. Mikha P. Maqdassi, rispettivamente arcivescovo e vescovo di Mosul ed Al Qosh e Mons. Emad Aziz al Banna, corepiscopo di Bassora.