"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

24 gennaio 2011

Lombardia: Formigoni premia vescovo Baghdad, basta perseguitare Cristiani


(Adnkronos) - "Il diritto piu' sacro e' la vita. Aiutateci a garantirlo attraverso la pace". Lo ha detto il vescovo ausiliare dei caldei di Baghdad, monsignor Shlemon Warduni, ricevendo a Palazzo Pirelli, dalle mani del presidente Roberto Formigoni, il premio speciale attribuitogli lo scorso 14 dicembre in occasione della cerimonia del premio Pace di Regione Lombardia.
"Il nostro pensiero - ha detto Formigoni nel corso del colloquio - va a tutti i Cristiani perseguitati in Iraq, in altre zone del Medioriente e del mondo, e a ogni minoranza religiosa perseguitata per il suo credo".
La Lombardia chiede nuovamente il rispetto della liberta' religiosa, "inscindibile dalla vita dell'uomo. Violare la liberta' religiosa e' violare la liberta' dell'uomo. Molte minoranze sono oggi perseguitate nel mondo, certamente quella cristiana e' la piu' perseguitata. Ecco perche' Regione Lombardia ha preso, nel corso di questi mesi, alcune iniziative per ricordare a noi stessi e a tutti questo problema".
Il premio speciale a monsignor Warduni e' una delle azioni intraprese nel corso dei mesi passati dalla Regione nella lotta contro l'intolleranza religiosa: tra queste, l'esposizione di un telo di 400 metri quadrati contro le persecuzioni dei cristiani sulla facciata di Palazzo Pirelli e la lettera scritta al presidente dell'assemblea generale, Joseph Deiss, e al segretario generale dell'Onu, Ban Ki-Moon, per l'adozione in tempi brevi di una risoluzione di condanna dell'intolleranza religiosa.
Warduni ha voluto devolvere il premio in denaro a un'associazione del terzo settore dedita alla cura delle persone diversamente abili. "Sono molto riconoscente al presidente Formigoni - ha commentato Warduni - per aver ricordato l'Iraq. Dobbiamo e vogliamo fare ogni sforzo, affinche' la situazione in Iraq si stabilizzi e possiamo vivere in pace. Senza la pace e senza la sicurezza il nostro Paese sara' sempre piu' arretrato e i nostri cittadini fuggiranno in numero sempre maggiore. La cosa piu' preziosa e' la vita: quando essa manca ed e' in pericolo, si cerca di andare altrove per trovare la liberta'. Tutti i Cristiani dell'Iraq vi ringraziano e vi chiedono di continuare gli sforzi perche' avvenga la santa pace".
Nel corso dell'incontro a Palazzo Pirelli il vescovo ausiliare ha voluto portare la testimonianza del suo Paese, provato dai continui attentati: l'ultimo poche ore fa, con lo scoppio di due autobombe a Kerbala, citta' santa degli Sciiti meta di un grande pellegrinaggio per la ricorrenza dell'Arbain.
"Sono pronto a dare la vita per la pace - ha detto a Formigoni Warduni, rappresentante di una comunita' di circa 500.000 Cristiani, ridotta del 75 per cento negli ultimi tempi -. Da piu' di 4 anni i Cristiani subiscono in Iraq attacchi barbarici: vengono intimati di lasciare le proprie case, viene loro chiesto di pagare dei soldi, perche' non sono musulmani, vengono uccisi, viene loro richiesto di dare le proprie figlie per i principi. Il pericolo di vita e' grande e molti vivono nella paura: per questa ragione tanti lasciano il Paese".
La Regione Lombardia, ha concluso Formigoni "continuera' a schierarsi dalla parte di ogni uomo di scegliere la propria religione e liberta' di pensiero".