"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

4 gennaio 2011

Cristiani: Intersos a musulmani italiani, date voce a indignazione

By AGI

Una lettera aperta alle comunita' musulmane italiane per chiedere di "far sentire al mondo intero" la loro "voce di musulmani italiani e di musulmani in Italia" di fronte all'ondata di terrore contro le minoranze cristiane. E' l'invito lanciato dal presidente della ong Intersos, Nino Sergi, che invoca "una voce che mobiliti tutte le altre comunita' musulmane in Europa, che susciti una reazione di indignazione comune, forte e perseverante indirizzata alle comunita' e autorita' religiose dei Paesi coinvolti, con l'imperativa richiesta di reagire decisamente e duramente di fronte a chiunque voglia usare la religione come strumento di divisione e di odio". Per Sergi questa voce "avra' probabilmente piu' impatto e piu' possibilita' di essere ascoltata della nostra e di quella delle nostre istituzioni".
Di fronte a quanto succede in Iraq, Indonesia, Pakistan, Filippine, Nigeria, fino all'ultima strage di Alessandria d'Egitto, sottolinea Sergi, "occorre che nessuno ceda alla semplificazione, altrettanto dannosa, dello scontro tra religioni. Il nostro lavoro quotidiano di operatori umanitari in molti Paesi con presenze etniche e religiose minoritarie -continua il presidente di Intersos- ci ha piuttosto insegnato che la coesistenza e il reciproco rispetto sono la normalita', e che negli anni le comunita' sono riuscite a stabilire regole di convivenza e di risoluzione dei conflitti, a reciproca garanzia di pace e prosperita". Ma "questo desiderio di pace viene spesso annullato da scelte insensate e traumatiche, che provocano reazioni altrettanto traumatiche, da giochi politici dettati da ambizioni di potere, da osceni interessi particolari, dalla volonta' di sopraffazione". Spesso, annota Sergi, "la religione viene usata con l'inganno e la manipolazione, come pretesto per accendere lo scontro, mantenerlo vivo e interiorizzarlo nelle singole persone, creando divisione dove c'era concordia, odio dove c'era comprensione e concordia, spesso da molti secoli". E conclude: "Sempre piu' spesso e' la visione di una societa pluralista a essere messa in discussione e di cui le minoranze cristiane diventano l'obiettivo da colpire, come ogni altra minoranza con idee e aspirazioni proprie". Riprendendo le parole di condanna pronunciate dalle stesse comunita' islamiche d'Italia, Sergi invita a non fermarsi: "La sfida e' tanto difficile quanto immane, e richiede molto di piu' anche da parte vostra".