By MISNA, 5 gennaio 2011
"Il governo ha un piano strategico per affrontare alcune questioni delicate relative ai migranti" ha detto nei giorni scorsi il ministro per la Migrazione Dendar Najman Al-Doski, spiegando che le priorità per il governo di Baghdad sono "lavorare per porre fine al fenomeno degli sfollati interni” e “collaborare con il ministero degli Affari esteri e con gli organismi internazionali per assistere i rifugiati iracheni all'estero".
Secondo l’Alto commissariato dell’Onu per i rifugiati (Unhcr) sono un milione e mezzo gli sfollati registrati all’interno del paese ma questo dato non concorda con le stime del governo iracheno secondo cui sarebbero meno di un milione.
L’obiettivo del nuovo programma è quello di riportare i migranti nelle loro regioni d’origine o in alternativa assisterli e permettere una nuova vita nelle zone dove attualmente risiedono. È prevista inoltre l’apertura a breve di uffici di rappresentanza in Siria e Libano, sia per assistere i rifugiati iracheni all’interno di questi paesi che per monitorare da vicino la situazione in Giordania e in Egitto. "Abbiamo bisogno di uffici di rappresentanza per raccogliere informazioni sui rifugiati e rafforzare i nostri legami con loro – ha concluso Al-Doski - in modo da poter soddisfare le loro esigenze, facilitare e accelerare il loro rientro nel paese per aiutarli a reinserirsi".[