"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

18 marzo 2010

Iraq: Mons. Sako (Kirkuk) "Un governo di unità nazionale per garantiure sicurezza"


"Un governo di unità nazionale, non settario, la cui priorità dovrà essere, innanzitutto, la sicurezza”.
E’ quanto si augura esca dallo spoglio delle schede elettorali irachene, l’arcivescovo di Kirkuk, mons. Louis Sako. “L’elemento religioso – dichiara in un’intervista al SIR - appare meno preponderante rispetto al passato. La popolazione sembra aver scelto candidati laici e liste non collegate al clero religioso”. Un panorama politico che si annuncia diverso anche per i cristiani: “questa volta credo che avremo una maggiore rappresentatività. Ai 5 parlamentari eletti, riservati dalla quota di legge, ce ne dovrebbero essere altri due o tre votati in altre liste. Tutti insieme potranno lavorare per il bene comune e per mostrare come anche i cristiani iracheni abbiano a cuore le sorti del Paese”. “Quello che uscirà dalle urne del 7 marzo dovrà essere un governo forte, libero e non condizionato da influenze esterne. L’Iraq ha tutto per imporsi come una forza regionale importante, di stampo laico, e fronteggiare derive integraliste. L’importante è che sia lasciato libero di crescere. La democratizzazione avviata qui nel Paese, la possibilità di fare liberamente campagna politica, presentare un programma è nuovo in queste zone. Il nepotismo è finito”.