A due giorni dal Natale, il mondo cattolico e le istituzioni italiane
ed europee si stringono attorno ai profughi di Erbil, costretti a
fuggire dalle loro case sotto la minaccia dell'Isis. Ai perseguitati
cristiani si rivolge direttamente Papa Francesco, in una lettera che
dimostra ancora una volta
la sua vicinanza spirituale ai cristiani perseguitati del Medio
Oriente. "Spero tanto - scrive Bergoglio - di avere la grazia di venire
di persona a visitarvi e a confortarvi". Nello stesso giorno a Erbil
sono in visita il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni, e l'Alto
rappresentante della politica estera Ue, Federica Mogherini. E
dall'Italia è il premier Matteo Renzi a incoronare "i cooperanti di
Erbil" gli "italiani dell'anno 2014 dal punto di vista delle emozioni".
Tra questi cooperanti ci sono anche gli operatori di Un Ponte Per, che
hanno appena distribuito a oltre 250 famiglie i kit invernali raccolti grazie alla campagna congiunta con HuffPost Italia.
Papa Francesco: "Vorrei recarmi nei campi per consolare i profughi dell'Iraq".
"Consolazione e speranza" sono le parole chiave della lettera ai cristiani del Medio Oriente nella quale Francesco esprime la sua vicinanza e quella della Chiesa al piccolo gregge del Medio Oriente e ai pastori che accompagnano "con sollecitudine il cammino" delle loro comunità, in particolare quelle fuggite lo scorso agosto da Mossul e dalla Piana di Ninive in Iraq, rifugiate in particolare a Ebril in Kurdistan iracheno. "Spero tanto - scrive - di avere la grazia di venire di persona a visitarvi e a confortarvi".
"Consolazione e speranza" sono le parole chiave della lettera ai cristiani del Medio Oriente nella quale Francesco esprime la sua vicinanza e quella della Chiesa al piccolo gregge del Medio Oriente e ai pastori che accompagnano "con sollecitudine il cammino" delle loro comunità, in particolare quelle fuggite lo scorso agosto da Mossul e dalla Piana di Ninive in Iraq, rifugiate in particolare a Ebril in Kurdistan iracheno. "Spero tanto - scrive - di avere la grazia di venire di persona a visitarvi e a confortarvi".
"Per quanto tempo dovrà
soffrire ancora il Medio Oriente per la mancanza di pace?", si chiede
Bergoglio, che definisce l'Isis come una "recente e preoccupante
organizzazione terrorista, di dimensioni prima inimmaginabili, che
commette ogni sorta di abusi e pratiche indegne dell'uomo". "Questi
terroristi, rileva Francesco, colpiscono i cristiani "che sono stati
cacciati via in maniera brutale dalle proprie terre". E così, scrive ai
cristiani del MO, per "molti di voi alle note dei canti natalizi si
mescoleranno le lacrime e i sospiri".
Renzi: "Italiani del 2014? Cooperanti di Erbil, Napolitano e Cristoforetti".
Gli italiani dell'anno 2014 per il presidente del Consiglio Matteo Renzi sono: "dal punto di vista delle emozioni, i cooperanti di Erbil; dal punto di vista politico, Giorgio Napolitano che ha puntato sulle riforme e le riforme sono partite; dal punto di vista della ricerca italiana, l'astronauta Samantha Cristoforetti".
Gli italiani dell'anno 2014 per il presidente del Consiglio Matteo Renzi sono: "dal punto di vista delle emozioni, i cooperanti di Erbil; dal punto di vista politico, Giorgio Napolitano che ha puntato sulle riforme e le riforme sono partite; dal punto di vista della ricerca italiana, l'astronauta Samantha Cristoforetti".
Gentiloni: "Faremo ancora di più nella lotta contro l'Isis".
A Erbil, nel Kurdistan iracheno, è arrivato intanto il ministro degli Esteri italiano Paolo Gentiloni, che incontrerà anche i responsabili di Un Ponte Per, associazione con cui HuffPost ha collaborato con una campagna dedicata proprio ai cristiani di Erbil, raccogliendo 1.116 kit invernali per oltre 250 famiglie.
A Erbil, nel Kurdistan iracheno, è arrivato intanto il ministro degli Esteri italiano Paolo Gentiloni, che incontrerà anche i responsabili di Un Ponte Per, associazione con cui HuffPost ha collaborato con una campagna dedicata proprio ai cristiani di Erbil, raccogliendo 1.116 kit invernali per oltre 250 famiglie.
Nelle
prossime settimane e mesi, l'Italia farà "ancora di più" per assistere
l'Iraq nella lotta contro gli jihadisti dello Stato islamico, ha
assicurato Gentiloni, nel corso di una conferenza stampa a Baghdad, al
termine di un colloquio con il ministro degli Esteri iracheno, Ibrahim
al Jaafari. Gentiloni ha sottolineato come la sua visita, che fa seguito
a quella del premier Matteo Renzi ad agosto, rappresenti "un chiaro
messaggio che l'Italia è impegnata a continuare a sostenere l'Iraq". In
particolare c'è sostegno per l'iniziativa del nuovo governo che "ha un
approccio più complessivo alla realtà irachena nelle sue varie
componenti, anche regionali" e nella lotta contro l'Isis.
Il
ministro iracheno al Jaafari ha ringraziato l'Italia "per lo
straordinario e continuo sostegno all'Iraq nella lotta contro l'Isis".
Al Jafaari ha sottolineato "il ruolo di primo piano" svolto dall'Italia
nel combattere i jihadisti dello Stato islamico e il contributo alla
"ricostruzione del patrimonio culturale iracheno".
Mogherini a Erbil, vittorie Peshmerga importanti per mondo.
Le vittorie delle milizie peshmerga nell'area di Chenkal, nel nord dell'Iraq, sono molto importanti per il morale dei curdi, della coalizione internazionale e del mondo intero. Lo ha detto l'Alto rappresentante per la politica estera e di difesa dell'Unione europea, Federica Mogherini, nel corso di un colloquio con il primo ministro della regione autonoma del Kurdistan iracheno, Nechervan Idris Barzani, avvenuto ieri sera a Erbil. Le due parti hanno parlato anche della lotta al terrorismo e della guerra contro lo Stato islamico, sottolineando che l'organizzazione di Abu Bakr al Baghdadi è un pericolo per l'umanità e che dovrebbe essere eliminata definitivamente in tutte le sue forme.
Le vittorie delle milizie peshmerga nell'area di Chenkal, nel nord dell'Iraq, sono molto importanti per il morale dei curdi, della coalizione internazionale e del mondo intero. Lo ha detto l'Alto rappresentante per la politica estera e di difesa dell'Unione europea, Federica Mogherini, nel corso di un colloquio con il primo ministro della regione autonoma del Kurdistan iracheno, Nechervan Idris Barzani, avvenuto ieri sera a Erbil. Le due parti hanno parlato anche della lotta al terrorismo e della guerra contro lo Stato islamico, sottolineando che l'organizzazione di Abu Bakr al Baghdadi è un pericolo per l'umanità e che dovrebbe essere eliminata definitivamente in tutte le sue forme.
Il
premier Barzani, da parte sua, ha detto che la lotta contro lo Stato
islamico non si combatte solo sul fronte militare, ma anche dal punto di
vista intellettuale e dell'istruzione. Il premier ha sottolineato
l'importanza del sostegno umanitario e militare garantito dalla
coalizione internazionale al Kurdistan iracheno, così come l'efficacia
dei raid aerei dell'alleanza a sostegno delle forze di terra Peshmerga.
Le due parti hanno discusso anche della questione dei rifugiati e degli
sfollati, dell'accordo definitivo tra il governo regionale del Kurdistan
e il governo federale in materia di petrolio, delle relazioni tra la
regione del Kurdistan e i paesi limitrofi, della situazione nella
regione in generale e della ripercussioni della guerra contro il
terrorismo.
Oggi l'ex titolare della Farnesina incontrerà il
presidente della regione autonoma del Kurdistan iracheno, Massoud
Barzani, con cui discuterà della guerra al terrorismo, degli aiuti
europei ai rifugiati, delle relazioni dell'Unione europea con la regione
del Kurdistan e dei futuri aiuti europei alla regione. La Mogherini,
infine, ha in programma una visita presso il campo profughi allestito
vicino al capoluogo curdo di Erbil.