By SIR
“Abbiamo avuto tante, tante guerre in Iraq. Ma ogni giorno, adesso, la situazione diventa sempre più difficile. Ogni guerra peggio della precedente. Tutto questo porta tanto dolore e tanta sofferenza tra la nostra gente”.
A dieci giorni dal Natale, padre Rebwar Audish Basa ha rinnovato ieri l’appello della Chiesa caldea del Kurdistan iracheno a non dimenticare i cristiani che stanno vivendo nella precarietà e nella sofferenza fra Iraq, Siria e Turchia.
Il procuratore generale dell’Ordine antoniano di Sant’Ormisda dei Caldei ne ha parlato durante serata di musica e solidarietà organizzata a Gubbio, in occasione del “Concerto sotto l’Albero” 2014.
“I cristiani cacciati dalla città di Mosul e dalla pianura di Ninive in Iraq - ha detto ancora padre Basa - per la prima volta non potranno celebrare il Natale. Purtroppo questi profughi cristiani, yazidi e di altri popoli che sono vittime della violenza del terrorismo fondamentalista, hanno nella mente un passato di guerre sanguinose e un presente tragico sotto le tende, lontani dalle loro terre, case e chiese”. Alle parole di padre Basa si sono unite quelle del vescovo di Gubbio monsignor Mario Ceccobelli, che ha invitato tutti a “pregare per i cristiani perseguitati e martirizzati in Oriente”.
A dieci giorni dal Natale, padre Rebwar Audish Basa ha rinnovato ieri l’appello della Chiesa caldea del Kurdistan iracheno a non dimenticare i cristiani che stanno vivendo nella precarietà e nella sofferenza fra Iraq, Siria e Turchia.
Il procuratore generale dell’Ordine antoniano di Sant’Ormisda dei Caldei ne ha parlato durante serata di musica e solidarietà organizzata a Gubbio, in occasione del “Concerto sotto l’Albero” 2014.
“I cristiani cacciati dalla città di Mosul e dalla pianura di Ninive in Iraq - ha detto ancora padre Basa - per la prima volta non potranno celebrare il Natale. Purtroppo questi profughi cristiani, yazidi e di altri popoli che sono vittime della violenza del terrorismo fondamentalista, hanno nella mente un passato di guerre sanguinose e un presente tragico sotto le tende, lontani dalle loro terre, case e chiese”. Alle parole di padre Basa si sono unite quelle del vescovo di Gubbio monsignor Mario Ceccobelli, che ha invitato tutti a “pregare per i cristiani perseguitati e martirizzati in Oriente”.
Clicca qui per l'articolo de Il Giornale dell'Umbria |