By Asia News
Amel Nona
Quest'anno Gesù Bambino nascerà fra i container, le aule e le scuole dove sono ammassati i profughi cristiani fuggiti da Mosul, incalzati dalle milizie dello Stato islamico. E' quanto ci scrive l'arcivescovo di Mosul mons. Amel Nona, anch'egli rifugiato in Kurdistan, impegnato ad affrontare l'emergenza materiale spirituale dei suoi fedeli. Il vescovo racconta che nella miseria dell'aver perso tutto, i profughi cristiani non hanno perduto la fede e perfino il desiderio di testimoniarla nella loro stessa terra, da cui sono stati scacciati.
Amel Nona
Quest'anno Gesù Bambino nascerà fra i container, le aule e le scuole dove sono ammassati i profughi cristiani fuggiti da Mosul, incalzati dalle milizie dello Stato islamico. E' quanto ci scrive l'arcivescovo di Mosul mons. Amel Nona, anch'egli rifugiato in Kurdistan, impegnato ad affrontare l'emergenza materiale spirituale dei suoi fedeli. Il vescovo racconta che nella miseria dell'aver perso tutto, i profughi cristiani non hanno perduto la fede e perfino il desiderio di testimoniarla nella loro stessa terra, da cui sono stati scacciati.
La lettera di mons. Nona, che pubblichiamo integralmente, è la risposta al terzo
invio di aiuti raccolti con la campagna "Adotta un cristiano di Mosul". Agli
inizi di novembre, infatti, AsiaNews ha inviato altri 212.901,88 euro. Con
i 672.517,72 euro inviati in precedenza, abbiamo potuto donare finora
885.419,6 euro. Di questa abbondante generosità vogliamo ringraziare il Signore
e tutti voi che avete contribuito anche con sacrifici.
Molti
lettori e amici ci domandano se la campagna continua, se "adottare" un
cristiano di Mosul significa una decisione a offrire aiuti oltre l'emergenza
immediata. Noi crediamo di sì: l'emergenza e i bisogni degli oltre 120mila
cristiani - a cui si sommano i profughi yazidi e musulmani - continuano ad
essere radicali ed essenziali. Questi
rifugiati nostri fratelli hanno bisogno di solidarietà.
Il
patriarca caldeo di Baghdad, Louis Sako, visitando i profughi nel Kurdistan ha
chiesto ai suoi fedeli in Iraq di digiunare nei giorni precedenti il Natale e
di celebrare le feste - compreso
Capodanno - con sobrietà, proprio per avvicinarsi alle ferite e all'abbandono di chi ha perso tutto a causa
della fede, domandando al Signore Gesù il ritorno a casa, a Mosul.
Noi
di AsiaNews proponiamo a tutti voi amici lo stesso gesto di digiuno e di
sobrietà e vi domandiamo che il corrispettivo del superfluo risparmiato sia
donato per i bisogni essenziali dei nostri fratelli profughi, continuando la
campagna "Adotta un cristiano di Mosul".
In
calce a questo articolo elenchiamo le modalità con cui potete contribuire alla
campagna. (BC)
P.
Bernardo Cervellera
Direttore
AsiaNews
Le confermo che il comitato dei vescovi per aiutare i cristiani iracheni
rifugiati, ha ricevuto nel mese di Novembre due donazioni da parte vostra (Asia
News):
1.
La somma di (86.569 $) nel 19 Novembre 2014.
2.
La somma di (180.085 $) nel 30 Novembre 2014.
In
Totale: 266.654 $.
Queste
donazioni sono usate per aiutare i nostri fedeli nella loro condizione
difficile in particolare nel periodo d'inverno dove il freddo, la pioggia e la
neve fanno drammatica di più loro vita.
Il
maggior numero delle nostre famiglie vive ancora in container o nelle aule di
catechismo o ancora nelle scuole pubbliche. Non è facile vivere in una
situazione del genere dove non c'è più una privacy per la famiglia, o uno
spazio libero per realizzare un minimo di diritti alla vita umana.
Sono
passati circa 6 mesi, e i segnali positivi per liberare la nostra terra dai
militanti islamici non si vedono ancora. Anzi ci sentiamo abbandonati al nostro
destino, condannati a rimanere rifugiati nel nostro Paese. Non è facile per un
uomo vivere come rifugiato nella sua patria, senza casa, lavoro, o uno sguardo
positivo al futuro.
Questa
situazione drammatica non ci ostacola nell'annunciare con forza la nostra
fiducia nella fede nostra: siamo orgogliosi di essere cristiani nonostante
tutti gli ostacoli contrari al nostro credo. Non abbandoneremo mai il nostro
modo cristiano di vivere e di agire. Possiamo perdere tutto, ma non
abbandoniamo la fede cristiana. Sopportiamo le difficoltà dolorose, ma rimaniamo
fedeli al nostro Signore: Lo attendiamo con gioia che nasca fra di noi e fra tutti
i popoli, perché tutti gli uomini possano cercare la pace mondo nel Bambino
Gesù.
Il Signore vi benedica
+ Amel NONA Arcivescovo di Mosul dei caldei 14 dicembre 2014
Il TUO CONTRIBUTO
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diversi. Tutti devono avere la causale "AsiaNews- Adotta un cristiano di
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