Fonte: SIR
“Nessun commento sui contatti ma solo un invito pressante alla preghiera”. E’ la richiesta che giunge dall’Iraq relativa al rapimento, che risale al 29 febbraio scorso, del vescovo di Mosul, mons. Rahho. “Chi conduce le trattative – dichiara al Sir la fonte che chiede l’anonimato – giudica destituita di fondamento ogni notizia relativa all’entità del riscatto e all’andamento delle trattative”.