"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

20 febbraio 2008

Mons.Sleiman (Baghdad) : "I cristiani rischiano di scomparire"

Fonte: SIR

"La situazione è critica. Nei cristiani iracheni c'è la forte paura del domani. Essi vivono una tragedia che termina con un autoesilio. La preoccupazione della sparizione dei cristiani dall'Iraq è fondata".
A denunciarlo è mons. Jean Benjamin Sleiman, arcivescovo di Baghdad dei latini, che oggi è intervenuto al seminario "Cristiani d'Oriente" promosso dalla comunità di S.Egidio. La violenza settaria, l'instabilità e la mancanza di sicurezza hanno spinto molti cristiani a trovare rifugio in Siria, in Giordania oltre che nel Kurdistan iracheno. "La maggioranza vive in grande difficoltà - ha spiegato il presule al Sir - non ha trovato lavoro e parlare di rientro è presto. Qualcuno prova a ritornare in patria ma sono pochi. C'è una sofferenza psicologica poiché tornare significa non aver realizzato niente. Molti per partire hanno venduto tutto, lasciato il lavoro ed è difficile ritrovarlo. Qualcuno è costretto a rientrare perché espulso dal Paese ospitante". "Il sentimento più diffuso tra i rifugiati cristiani - ha aggiunto - è quello di aver perso legami con la Patria, con la sua cultura. Molti arrivano a dire 'questa non è più la mia terra'". "Si registra un lieve miglioramento
nella sicurezza - ha aggiunto mons. Sleiman - ma la violenza continua anche sotto forme diverse”.