"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

19 febbraio 2008

Medio Oriente: Sant'Egidio, i cristiani "tra futuro, tradizione ed Islam"

Fonte: SIR

“I cristiani in Medio Oriente tra futuro, tradizione e Islam”. Questo il titolo del convegno organizzato per domani, 20 febbraio, a Roma dalla Comunità di Sant’Egidio (9.30, piazza S. Egidio 3a). Dopo l’introduzione del fondatore, Andrea Riccardi, interverrà Régis Debray, scrittore e filosofo, presidente onorario dell’Istituto europeo di Scienze Religiose, con una relazione dal titolo: “Il significato di una minoranza”. Il Ministro degli Esteri del Libano, Tareq Mitri, parlerà subito dopo di cosa significa essere cristiani in Libano. Alle 11.30, interverrà mons. Jean Benjamin Sleiman, arcivescovo di Baghdad dei Latini (i cristiani iracheni), seguito dal vescovo di Aleppo dei Caldei, Antoine Audo, che illustrerà la situazione dei cristiani in Siria. Nel pomeriggio (15.30), interverranno Samir Morcos, della Fondazione Al Mesry per la Cittadinanza e il Dialogo de Il Cairo (i cristiani in Egitto), padre Pierbattista Pizzaballa, custode di Terra Santa (i cristiani di Terra Santa) e Bernard Sabella, dell’Università di Betlemme (i cristiani d’Oriente). Alle 17.30, dopo il saluto del card. Leonardo Sandri, prefetto della Congregazione per le Chiese orientali, in programma una tavola rotonda con Lucio Caracciolo, direttore di Limes, Giuliano Ferrara, direttore de Il Foglio, Il Ministro degli esteri francesi, Jacques Huntzinger, ed il ministro degli esteri libanese.