"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

15 gennaio 2008

Vescovi irakeni chiedono sostegno al governo italiano

Fonte: Asia News

I vescovi di Arbil e di Kirkuk hanno chiesto al governo italiano un aiuto per garantire la sicurezza della popolazione irakena, compresi i cristiani. Ad un incontro con Gianni Vernetti, sottosegretario agli Affari Esteri, in visita di amicizia in Iraq, il vescovo di Arbil, mons. Rabban al Qas ha potuto presentare tutta l’opera della Chiesa caldea in Kurdistan. Mons. Rabban è presidente di una scuola che ospita 500 studenti cristiani e musulmani. Alla domanda di Vernetti su “che cosa l’Italia può fare per i cristiani in Iraq?”, il vescovo ha risposto che i problemi dei cristiani sono anche quelli di tutta la popolazione irakena, e cioè la sicurezza. All’incontro con il sottosegretario italiano agli Esteri era presente anche mons. Louis Sako, vescovo di Kirkuk.
In precedenza Vernetti, accompagnato dall’ambasciatore italiano in Iraq, ha potuto parlare con le autorità del Kurdistan, in particolare con il presidente Massoud Barzani, del quale è amico da molto tempo. Questi hanno domandato all’Italia di fare pressioni sulla Turchia perché fermi le incursioni aree e i bombardamenti nel Kurdistan irakeno.