"La situazione sta peggiorando. Gridate con noi che i diritti umani sono calpestati da persone che parlano in nome di Dio ma che non sanno nulla di Lui che è Amore, mentre loro agiscono spinti dal rancore e dall'odio.
Gridate: Oh! Signore, abbi misericordia dell'Uomo."

Mons. Shleimun Warduni
Baghdad, 19 luglio 2014

18 gennaio 2008

Decimo luogo di culto cristiano attaccato in Iraq in dodici giorni



By Baghdadhope

Ieri pomeriggio a Mosul un’altra autobomba è scoppiata davanti ad una chiesa. Si è trattato questa volta della Chiesa Caldea dell’Immacolata nel quartiere di Al-Shifa, nella parte orientale della città. La polizia, avvertita della presenza di un’auto sospetta, aveva fortunatamente fatto evacuare e circondato la zona, ma gli artificieri non hanno fatto in tempo a disinnescare l’ordigno che ha causato danni al muro esterno ed a porte e finestre dell’edificio. Fortunatamente non ci sono state vittime ma solo due feriti lievi.
La chiesa caldea dell’Immacolata di Mosul era già stata attaccata il 7 dicembre del 2004 quando, come allora riportato da Padre Ragheed Ghanni (ucciso a Mosul insieme a tre suddiaconi il 3 giugno 2007) uomini armati avevano fatto irruzione nell’attigua casa vescovile evacuando l’edificio ma piazzandovi delle cariche esplosive che lo avevano parzialmente distrutto.
Quella volta, fortunatamente le esplosioni avevano risparmiato la chiesa dell’Immacolata la cui parte più antica, che giace a tre metri sotto terra, risale al VII secolo, e la cui parte più recente e fuori terra data al 1744. Una chiesa sovrastata da una statua della Vergine, ornata da un preziosissimo Sancta Sanctorum di marmo finemente scolpito, e che è sempre stata cara anche ai musulmani che riconoscono a Maria l’importanza a Lei riservata anche dal Corano

L’attacco di ieri segue di soli undici giorni quelli che il 6 gennaio hanno colpito a Mosul le
chiese caldee di Saint Paul e dello Spirito Santo, il monastero delle Suore Domenicane e l’orfanotrofrio gestito dalle Suore Caldee, ed a Baghdad la chiesa greco ortodossa di Saint George e quelle caldee di Mar Ghorghis e di Saint Paul; e quelli che il 9 gennaio hanno colpito a Kirkuk la chiesa caldea del Sacro Cuore e quella siro ortodossa di Mar Ephrem.