By Baghdadhope
Secondo il sito Ankawa.com (che ha online le foto dell’accaduto) oggi pomeriggio a Kirkuk due autobombe sono esplose simultaneamente vicino alla chiesa Caldea del Sacro Cuore ed a quella Siro Ortodossa di Mar Ephrem.
Secondo l’agenzia AINA ci sarebbero tre feriti e molti danni materiali ma la notizia è ancora da verificare perchè, come riporta Asia News, le autorità religiose locali devono ancora valutare i danni.
Sempre secondo Asia News “È la prima volta che la comunità cristiana di Kirkuk subisce attacchi di questo genere. Finora la zona era ritenuta tra le più pacifiche nel Paese.”
Secondo l’agenzia AINA ci sarebbero tre feriti e molti danni materiali ma la notizia è ancora da verificare perchè, come riporta Asia News, le autorità religiose locali devono ancora valutare i danni.
Sempre secondo Asia News “È la prima volta che la comunità cristiana di Kirkuk subisce attacchi di questo genere. Finora la zona era ritenuta tra le più pacifiche nel Paese.”
In realtà questi non sono i primi attacchi a luoghi di culto cristiani della città. Ricordiamo infatti l’attacco alla chiesa di Mar Gewargis, nel novembre del 2005 e quelli, anch’essi simultanei del gennaio 2006 alla chiesa Caldea della Vergine e, come oggi, ad una chiesa Siro Ortodossa.
Solo ieri il Patriarca della Chiesa Caldea, Cardinale Mar Emmanuel III Delly, in riferimento agli attacchi alle chiese a Baghdad e Mosul due giorni prima, aveva dichiarato alla Reuters che “Questo atto non è specificatamente diretto ai cristiani. Lo scopo è di convincere il mondo che non c’è pace e sicurezza in Iraq”
Il Cardinale ha cambiato atteggiamento nei confronti delle violenze contro i cristiani, definendole a maggio del 2007 “persecuzioni”, ed ascrivendole al generale clima di violenza che colpisce ognuno in Iraq dallo scorso novembre quando, durante una conferenza stampa a Roma dichiarò che "le loro sofferenze (dei cristiani) sono quelle dei musulmani e viceversa. Sono state distrutte non solo chiese ma anche moschee, ben 134, e le autobomba non fanno distinzione alcuna uccidendo senza guardare all'etnia o religione".
Parole di pace difficile da comprendere oggi da chi si chiede: “Perchè per convincere il mondo che non c’è pace e sicurezza in Iraq 9 luoghi di culto cristiani sono stati attaccati in soli tre giorni?”
Il Cardinale ha cambiato atteggiamento nei confronti delle violenze contro i cristiani, definendole a maggio del 2007 “persecuzioni”, ed ascrivendole al generale clima di violenza che colpisce ognuno in Iraq dallo scorso novembre quando, durante una conferenza stampa a Roma dichiarò che "le loro sofferenze (dei cristiani) sono quelle dei musulmani e viceversa. Sono state distrutte non solo chiese ma anche moschee, ben 134, e le autobomba non fanno distinzione alcuna uccidendo senza guardare all'etnia o religione".
Parole di pace difficile da comprendere oggi da chi si chiede: “Perchè per convincere il mondo che non c’è pace e sicurezza in Iraq 9 luoghi di culto cristiani sono stati attaccati in soli tre giorni?”